Fra gli argomenti all'ordine del giorno del governo c'è anche il rinnovo dei contratti pubblici e l'aumento degli stipendi dei dipendenti statali. Se ne sta discutendo infatti in occasione dell'approvazione della legge di Bilancio 2021. All'orizzonte si prevedono incrementi non solo in base al ruolo, ma anche in base a “meriti” lavorativi. Fra le proposte vi è anche l'introduzione di un meccanismo degli aumenti basato sugli 'scatti' legati alle 'pagelle' dei dipendenti, cioè alla valutazione del loro lavoro.

Gli aumenti degli stipendi tabellari : circa 107 € in più al mese

Dalle lettura di una prima bozza della legge di Bilancio infatti per il rinnovo dei contratti degli statali, triennio 2022-2024, sarebbero stanziati al momento 500 milioni a decorrere dal 2023.

Gli aumenti rispetto agli stipendi tabellari, saranno dello 0,5% a decorrere dal 1° luglio 2022. L'incremento previsto, secondo gli ultimi conteggi dei tecnici dovrebbe quindi attestarsi mediamente intorno a circa 107 euro in più al mensili.

Oltre all'aumento della parte fissa dello stipendio e ai vantaggi del nuovo taglio del cuneo fiscale, un'altra novità del rinnovo del contratto è quella del superamento delle vecchie aree (prima, seconda e terza), e con l'introduzione di 4 nuove aree: quella degli operatori, quella degli assistenti, quella dei funzionari e infine, la nuova area delle alte professionalità, a cui si accede con un concorso interno o esterno ad hoc.

Quest'ultima ricomprende i profili dei dipendenti selezionati per realizzare i progetti del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza ( PNRR).

Riforma delle aree professionali e avanzamento di carriera

Ne consegue che per ogni area verrà fissato uno stipendio d’ingresso uguale per tutti, con la possibilità però di beneficiare di un avanzamento di carriera orizzontale per un massimo di 'sei scatti'.

Sulla possibilità di fare lo scatto dovrebbero incidere le performance individuali e di gruppo attraverso la valutazione data dai dirigenti. Incideranno anche l’esperienza professionale acquisita ogni anno e altri parametri che sono ancora in fase di discussione. Quanto agli importi Antonio Naddeo, presidente dell’Aran, ha fatto trapelare qualche indiscrezione.

Nell’ambito di ogni area queste progressioni o avanzamenti di carriera si tradurrebbero in termini economici nel seguente modo: per gli operatori dovrebbero oscillare tra i 281,00€ e i 460,00€. Per quanto riguarda gli assistenti dovrebbero esser ricompresi fra i 616,00€ e gli 840,00€. L'ultima fascia quella dei funzionari dovrebbe invece ricevere dai 1.247,00€ ai 1.518,00€ in più all'anno. Ovviamente ancora è tutto da decidere insieme ai sindacati, tenendo conto anche delle risorse disponibili e del fatto che ad aumenti generalizzati e più elevati degli stipendi corrisponde però un bacino più ridotto di dipendenti che ne possono beneficiare. Per tutti i dipendenti già contrattualizzati, tali nuove norme dovrebbero partire con l'entrata in vigore del nuovo contratto.