Arriva il bonus 600 euro per il pagamento delle bollette, da versare dai datori di lavoro direttamente nei cedolini di busta paga dei propri dipendenti. La misura, contenuta nel decreto "Aiuti-bis" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 21 settembre 2022, consente ai datori e alle imprese di contribuire al supporto del reddito e degli stipendi dei propri dipendenti in un contesto di Affari e Finanza di particolare difficoltà. Il bonus 600 euro è stato introdotto modificando la soglia esentasse del reddito dei lavoratori dipendenti, portando il tetto di non concorrenza ai fini dell'Irpef da 258,23 euro a 600 euro.

Inoltre, il provvedimento del governo Draghi ha esteso il bonus ai rimborsi delle bollette delle utenze di gas, luce e servizio idrico. Bonus a parte, nella realtà i datori e le imprese stanno recependo la misura nel più ampio concetto di sostegno agli stipendi dei dipendenti. Per alcune imprese la liberalità aggiuntiva in busta paga si sta traducendo addirittura in un'altra mensilità di stipendio, o in bonus che superano i 600 euro, a fronte di un aumento dell'inflazione che si attesta sul 9%.

Bonus 600 € bollette, che cos'è e a chi spetta nel 2022

Il bonus 600 euro per il pagamento delle bollette di luce e gas è una liberalità versata in busta paga dai datori di lavoro in ottemperanza a quanto dispone l'articolo 12 del decreto legislativo 115 del 2022 (decreto "Aiuti-bis") che consente di erogare somme ai dipendenti nel limite complessivo esentasse di 600 euro.

Il decreto "Aiuti-bis" ha quindi elevato il plafond stabilendo che fino a 600 euro l'importo non è imponibile ai fini del pagamento delle tasse. Pertanto, i dipendenti possono beneficiare delle somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per pagare le utenze domestiche senza che ciò comporti aggravi di tassazione. Questo tipo di liberalità una tantum può risultare più utile ai lavoratori rispetto al ricevimento di beni e servizi ("fringe benefit", ovvero compensi in natura) e lo stesso datore di lavoro potrebbe trovare più semplice la gestione dei rimborsi delle bollette rispetto all'acquisto di beni e servizi o di voucher welfare.

Il bonus 600 euro non può essere richiesto, ma viene concesso e rimborsato liberamente dell'impresa presso la quale lavora il dipendente. In deroga a quanto stabilisce la disciplina generale sui fringe benefit, l'impresa può erogare un beneficio più elevato rispetto ai 600 euro nell'anno di imposta 2022: solo l'eccedenza da 600 euro al valore effettivamente concesso è soggetta a Irpef.

Inoltre, la misura del governo Draghi ha effetto retroattivo: possono essere ricomprese tutte le bollette già pagate dai lavoratori nel corso del 2022.

Novità bonus luce e gas esentasse per i lavoratori: come ottenerlo nel cedolino di busta paga?

Il bonus 600 euro viene quindi versato a discrezione del datore di lavoro e può essere pagato in due modalità. La prima mediante rimborso nel cedolino di busta paga. L'indennità, dunque, viene accreditata direttamente nello stipendio come rimborso delle spese sostenute dal lavoratore il quale è tenuto a presentare le bollette e le ricevute di pagamento effettuate. Il pagamento del bonus può avvenire anche mediante erogazione diretta da parte del datore ai fornitori dei servizi di energia domestica.

Ma si tratta di una procedura più complessa rispetto al pagamento diretto in busta paga.

Non solo bonus bollette, ultime notizie sui contributi benzina e aumenti stipendi per sempre

Non c'è solo il bonus 600 euro nel ventaglio dei benefit che i datori possono concedere ai dipendenti per il caro-prezzi. In questo particolare periodo di inflazione, ad esempio, Nordmeccanica, azienda di Piacenza che produce Packaging, sta per distribuire bonus benzina del valore di 500 euro ai suoi lavoratori; Intrum, facente parte di Intesa Sanpaolo, sta distribuendo un bonus straordinario di 600 euro ai sui dipendenti da spendere in servizi e beni direttamente dalla propria piattaforma; la stessa Sanpaolo, nella scorsa estate, aveva deliberato un bonus 500 euro a titolo di liberalità per i suoi dipendenti; la società della nutraceutica Lobomar ha distribuito un bonus di 700 euro ai suoi dipendenti.

Proprio nel weekend del 7 e 8 ottobre, l'Associazione Italiana Direzione del personale (Aidp) tiene il 51° congresso a Bologna sulle liberalità delle imprese per sostenere i propri dipendenti. Nella rosa dei vari benefit, l'Associazione informa che il 29% di 614 imprese campionate per il sostegno ai propri dipendenti, ha previsto aumenti di stipendi dal 3% al 7% per sempre. La fascia più ampia varia da aumenti minimi del 3% a massimi del 5%. Tutti gli aumenti diventano strutturali nel cedolino dei dipendenti.