Qualsiasi persona che respiri aria vicina al Lecce calcio, nelle ultime settimane (soprattutto dopo la trasferta deludente di Foggia) si è sentito dire da qualche amico o conoscente la fastidiosa frase "il Lecce non vuole salire". Ma cosa c'è di vero attorno a questa frase? Secondo noi, assolutamente nulla. E non sono i sentimenti a parlare, bensì i numeri. I mestatori di piazza resteranno delusi, ma è bene specificare che la promozione in serie B stravolgerebbe il futuro del Lecce, ovviamente in positivo. Non solo: di riflesso, come è accaduto anche quando il Lecce era in serie A, tutto il Salento ne gioverebbe.
È bene chiarire che il Lecce vuole la promozione e gli sforzi economici di questa società lo confermano praticamente ogni giorno. Il Lecce è testardaggine, passione, amore verso una maglia, un popolo un'intero territorio. Ma, se volessimo vedere la questione dal punto di vista economico, quale imprenditore non desidererebbe migliorare la propria azienda? Perchè è proprio questo che potrebbe accadere: la promozione migliorerebbe nettamente l'intera struttura societaria.
Lecce, 10 motivi per cui si segue la B
1. Sky: con la promozione eventuale in cadetteria, gli introiti della piattaforma satellitare sarebbero una garanzia importantissima che in Lega Pro non esiste. Non è dato sapere quanto ogni società guadagnerà dalle gare trasmesse da sportube.tv in questo campionato, ma si tratta comunque di numeri imparagonabili.
2. Trattenere i calciatori su cui si è puntato: i vari Caturano, Torromino, Cosenza, Costa Ferreira, Mancosu, sarebbero i primi in bilico se il Lecce restasse in Lega Pro: anche perchè per loro potrebbero arrivare offerte da categorie superiori. In serie B, invece, tutti sarebbero entusiasti di restare e si potrebbe puntare su un gruppo già collaudato che, indipendentemente dalle critiche, ha comunque fatto 73 punti in campionato (media di quasi 2 a match) e si è fermato solo davanti ad un super Foggia.
Inoltre, sul mercato tutto cambierebbe: la serie B ha più appeal sui calciatori.
3. Botteghini: ovviamente i prezzi della serie B, sia per i tagliandi che per gli abbonamenti, sono completamente diversi. In serie B gli incassi dei botteghini potrebbero anche raddoppiare, pur seguendo la politica dei prezzi bassi. Niente male, vero?
4. Sponsor: in serie B, tutti gli sponsor, Moby per prima, sarebbero pronti a sborsare cifre maggiori. Ecco perchè molti contratti di sponsorizzazione siglati in questi anni, prevedono "l'opzione serie B". In caso di promozione, il contributo che gli sponsor verserebbero al Lecce sarebbe nettamente superiore.
5. Coinvolgimento territoriale: restando in ottica sponsorizzazioni, tanti nuovi sponsor (anche territoriali, si immagina) potrebbero essere interessati a sostenere il progetto- Lecce in serie B, dove la visibilità è nettamente superiore. Quindi, non solo si miglioreranno gli accordi già esistenti, ma si prevede che ce ne saranno degli altri ex novo.
6. Struttura societaria: la serie B permette di poter ambire ad una struttura societaria senza dubbio più solida.
Seppur si sia lavorato già tanto in tal senso, in B si potrebbe creare un'organigramma societario più articolato.
7. Settore giovanile: avendo più incassi, gli investimenti per il settore giovanile, divenuto fondamentale nel calcio moderno, sarebbero enormemente maggiori. Il Lecce vanta uno dei settori giovanili migliori dell'intera Lega Pro, ma è innegabile che in B tutto sarebbe diverso, con più fondi a disposizione.
8. Ricompattare l'ambiente: dopo le vicissitudini degli ultimi anni, ricompattare l'ambiente è fondamentale. Solo la promozione in serie B potrebbe farlo, un eventuale permanenza in Lega Pro rischierebbe di far crollare gli abbonamenti e quindi anche i guadagni ai botteghini, che, come detto, rappresentano una delle entrate più importanti per una società di Lega Pro.
9. Sponsorizzare il Salento a livello nazionale: l'associazione Lecce- Salento c'è sempre stata e tornerebbe ad esserci una grande pubblicità per il territorio salentino soprattutto in caso di promozione in serie B dove si affrontano squadre di tutta Italia (e non solo del meridione) e dove l'interesse dei media è straordinariamente più alto.
10. Affrontare piazze di rango superiore: è pleonastico dire come affrontare squadre del calibro di Bari, Palermo, Pescara, Cesena, Vicenza, Salerno, tanto per citarne alcune, abbia un fascino nettamente superiore rispetto a molte piazze della Lega Pro. Tornare, finalmente, nel calcio che conta sarebbe una gioia sportiva per tutti. Dunque, non credete ai mestatori di piazza, il Lecce vuole la serie B e, semmai ce ne fosse bisogno, questi 10 motivi lo confermano. Bisogna restare tutti uniti in ottica play off.