Chi si trova a passare oggi in corso Buenos Aires a Milano, soprattutto se giovane, non potrà mai immaginare che questa via così trafficata e piena di negozi, un tempo era molto diversa. Anche allora la gente passeggiava, ma tra lunghe file di alberi; e al centro del viale transitavano tre tram. Chi viene da fuori lo sa che è una via, certo, ma forse non si sofferma a pensare che è anche il simbolo di una Milano ormai sparita. Basta andare su internet, cercare quelle bellissime immagini in bianco e nero, e riflettere.

Un corso di Milano pieno di negozi ma congestionato

Quindi è anche il simbolo del traffico e delle piste ciclabili che non arrivano mai; lo è anche delle associazioni di negozianti che oppongono resistenza a ogni eventuale miglioramento (salvo poi ricredersi, come in via Dante). È il simbolo della cementificazione, dell'automobilizzazione e della speculazioneedilizia che il capoluogo lombardo ha subìto, partendo dal primo dopoguerra fino ad arrivare a Tangentopoli, grazie ai tanti assessori che si sono susseguiti nel tempo. Forse perchè poco interessati al verde che, oltre ad abbellire Milano avrebbe potuto essere fonte di benessere per i suoi abitanti. Corso Buenos Aires è anche il simbolo dello sradicamento dei binari dei tre tram che passavano in mezzo al viale, ormai divelti e perfino dimenticati.

Nei fatti, tagliare glialberi ed eliminare le rotaie dei tram, ha forse portato al miglioramento della qualità della vita di questa città? Chi conosce la zona, non si sognerebbe mai di affermare che corso Buenos Aires è vivibile.

In passato non si immaginava neanche un viale non alberato

Oggi invece è tutto il contrario: andiamo su internet, o meglio ancora rechiamoci a palazzo Morando, dove è ancora in corso la mostra 'Milano città d'acqua'.

Le immagini espostemostrano una città circondata dal verde, tra cespugli, alberi, giardini, canali navigabili e fontane zampillanti, in cui, a giudicare dalle foto, sembra che gli alberi non fossero visti come un fastidio, oppure orpelli inutili, ma come elementi necessari e vitali del tessuto urbano. La riflessione, con l'emergenza smog che stringe Milano in una morsa, sorge spontanea.

Immaginiamolo solo per un momento: in corso Buenos Aires, tanto tempo fa, la gente passeggiava tra lunghe file di rigogliosi alberi, piazze ariose, pulite, ordinate e piene di verde. Anche se in bianco e nero, l'effetto è straordinario.