Sembrava una storia infinita ma ora finalmente ci siamo. Apple aprirà a Milano uno store in Piazza Liberty. La scelta della piazza non è casuale poiché Steve Jobs avrebbe voluto aprire proprio lì lo store di Milano.

La notizia dell'apertura del primo Apple Store di Milano ha diviso in tre la città: gli entusiasti, gli apocalittici, gli indifferenti. Del primo gruppo fanno parte sia molti fans della Mela morsicata sia chi vede nell'apertura dello store un rilancio per Piazza Liberty. Del secondo gruppo fanno parte coloro a cui non piace Apple (anche se qualcuno che ne utilizza i prodotti c'è).

Alcuni di loro ritengono che la scalinata in mezzo alla piazza sarà uno sfregio. In ultimo non mancano quelli che pensano che ci sia altro a cui pensare che discutere sull'apertura di un negozio.

Secondo Antonella Ranaldi, sovraintendente all'archeologia, ai beni culturali e al paesaggio della città di Milano, piazza Liberty è un centro nevralgico sottovalutato e l'arrivo di una grande marca ne aiuterebbe la riqualificazione.

Come molti apple store, anche quello di Milano avrà il suo cubo di cristallo, dentro il quale verrà posizionata una cascata d'acqua e l'ingresso al negozio avverrà tramite una scalinata che condurrà in un semi-interrato. La scalinata diverrà uno spazio pubblico dove potranno essere fatte rappresentazioni pubbliche, cinematografiche e/o teatrali all'aperto.

La fontana e l'ingresso al negozio riprendono le il tema delle architetture e dei grandi giardini rinascimentali.

L'architetto che ha progettato lo store di Milano non ha bisogno di presentazioni particolari poiché trattasi di Norman Foster. L'architetto ha progettato edifici famosi in tutto il mondo, basti pensare al "Cetriolo" di Londra, al "Campus" di Apple e anche diversi store della casa tra cui anche quello di Roma che verrà aperto a breve.

Il progetto di Apple è stato lungamente discusso, questo significa che la sovraintendenza ha studiato nel dettaglio i particolari di Piazza Liberty senza trascurare alcun dettaglio.