Le auto elettrichesono un rischio? Dal punto di vista dell'investimento finanziario, i pareri sono discordanti anche se spesso la risposta è un incertosì. Dove sta la verità?

Gli automobilisti che hanno investito in un'autoelettrica, ad esempio la Tesla, costo attuale fra 80 e 100.00 dollari USA, sono la testimonianza più efficacedella validità di un business che produrrà benefici nel lungotermine, contro le opinioni di breve respiro che altri mantengono.

E questa è la metafora del mercato dell'autoelettrica nel suo insieme.

I detrattori vedono le elettriche solo come unamoda passeggera. Guardano alle distanze oggi percorribili, alleprestazioni in generale, e liquidano l'argomento come se le elettriche fosseroniente di più di una mania ambientalistica.

In effetti c'è un po' di verità, ma solo se nonconsiderate che buona parte degli automobilisti potrebbero usare unveicolo elettrico nei loro spostamenti giornalieri. Al momento, molteauto elettriche non offrono niente di spettacolare: per alcune cisono state difficoltà iniziali di crescita, altre hanno una formacuriosa per distinguerle dalle auto ad alimentazione tradizionale, ela maggior parte di esse hanno prestazioni in termini di distanzapercorribile che ad un primo esame lasciano perplessi.

Se le auto elettriche continuassero su questastrada, probabilmente sarebbero solo un prodotto per alcune segmentidi popolazione.

Credo che però che sia una visione estremamentelimitata il pensare che le elettriche resteranno così per sempre, proprio come gli investitori che guardano solo alle trimestrali, e che non riconoscono alle auto elettriche i miglioramenti in atto.

La Tesla Model S è l'esempio di elettrica chepresenta dei numeri chiaramente di lungo termine. Sia che si parli didistanza percorribile, di prestazioni e caratteristiche, di tempi diricarica, la Tesla è ben oltre la curva di apprendimento.

Ci sono delle aree in cui ci si aspetta tutti unnetto miglioramento: la riduzione del costo della batteria, che giàoggi è in discesa rispetto al 50% del costo totale della vettura, el'aumento dei volumi di produzione.

C'è inoltre un altro fattore,quello del mettersi al volante, in cui l'esperienza diretta è ilmodo migliore di generare interesse nel veicolo. E' quello che èsuccesso al presidente della Toyota, Aiko Toyoda, ex pilota, che dopoaver provato la Roadster di Alan Musk, presidente di Tesla, duranteuna colazione di lavoro a casa di quest'ultimo, ha deciso diinvestire 50 milioni di dollari in Tesla.

Un andamento simile si è verificato prima con le vetture ibride,una categoria le cui vendite su base annuale sono però già state superatedalle auto elettriche nel loro insieme.

La Toyota, in particolare, una vettura che unavolta era considerata appannaggio di una cerchia ristretta difanatici della prima ora, ha venduto nel mondo, al 31 dicembre 2013,6 milioni di vetture ibride, Lexus, Prius e altre varianti, a partiredal 1997, anno in cui la prima ibrida fece la sua apparizione.

Molti investitori ancora non capiscono il mercatodell'auto elettrica e continuano a fornire previsioni industriali dicorto respiro.

Ma basta guardare ai segnali – la riduzione deicosti, l'aumento delle economie di scala e le migliorie naturali diun settore in rapida crescita, - e le previsioni di lungo termineappaiono molto più realistiche.

Secondo alcuni, l'auto elettrica non sarà piùvirtualmente un problema entro il 2020. Altri pensano che sfonderannoanche prima, come quel futurologo che pensa che le vetture alimentateda idrocarburi saranno obsolete già entro due anni!

Per quanto velocemente le vetture elettrichediventino effettivamente una realtà comune, i vantaggi di lungotermine appaiono sufficientemente solidi, sia che siate un investitore nel settore o semplicemente un automobilista che cerca diridurre i costi e l'impatto ambientale.