Grande gioia in questi giorni è stata espressa da tutte le parti, per quanto concerne la dichiarazione dell'A.D. FIAT, Sergio Marchionne, il quale ha promesso oltre mille nuovi posti di lavoro nello stabilimento Fiat di Melfi in Basilicata. La maggior parte delle sigle sindacali infatti ha accolto il reintegro dei 5.418 dipendenti in cassa integrazione e la promessa delle nuove assunzioni con grande soddisfazione e felicità. In realtà però un dato che dovrebbe fare riflettere è quello appunto che guarda a come è cambiato il numero dei dipendenti Fiat in Italia dal 2003 ad oggi, cioè nel corso dell'era in cui Sergio Marchionne è stato alla guida del gruppo Fiat.
Ciò non toglie che Marchionne ha avuto un ruolo fondamentale nel salvataggio di Fiat dal fallimento a partire dal 2004, anno in cui l'attuale amministratore delegato ha preso le redini del gruppo. Oggi la Fiat è un'azienda sana che dopo la fusione con Chrysler produce utili. Tuttavia ci sono anche degli aspetti negativi come quello ad esempio del calo del numeri dei dipendenti che è passato 44.653 del 2003 ai meno 23mila di oggi. Di questi fra l'altro quasi la metà è in una situazione a dir poco precaria essendo in cassa integrazione o con contratto di solidarietà. Già solo il pensare di far rientrare questi è molto difficile.
Molto dipende dal rilancio di Alfa Romeo che se dovesse riuscire potrebbe permettere di riassorbire una buona parte degli attuali cassa integrati del gruppo Fiat.
Ma di certo si tratta di una sfida non facile da vincere, visto e considerato che la sfida di Alfa Romeo riguarda un segmento di auto dove la concorrenza è davvero forte e agguerrita, in special modo quella delle case automobilistiche tedesche quali Audi e Bmw. Le questioni più spinose indubbiamente sono quelle che riguardano gli operai di Cassino, attualmente in rotazione e parliamo di 3800 persone. Altra questione assai difficile da risolvere è quella concernente Mirafiori a lungo la più grande fabbrica italiana e che adesso invece conta circa 4 mila lavoratori in cassa integrazione.