Arrivano pessime notizie per lo storico marchio italiano Alfa Romeo. Sebbene il 2015 venga considerato da molti come l'anno che segna l'inizio di una vera e propria rivoluzione per il celebre marchio del biscione, il primo mese di vendite per quanto riguarda l'Europa è al quanto funesto. Infatti i primi dati ufficiali, da poco comunicati, parlano di un -11% nelle immatricolazioni rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Si tratta dunque di un vero e proprio crollo, che fa ancora più impressione in considerazione dello scorso mese di gennaio che ha visto il mercato auto europeo nel suo complesso in crescita con un lusinghiero +6,2%.

Ciò significa che il risultato negativo di Alfa Romeo lo è ancora di più essendo in chiara contro tendenza col mercato.

Il mercato Alfa Romeo, risultati - In un mercato auto che per il 17esimo mese consecutivo segna in Europa un risultato positivo, la casa automobilistica italiana perde ulteriore terreno. Nel primo mese di questo 2015 sono state immatricolate poco più di 4 mila vetture Alfa Romeo in tutta Europa. La quota di Alfa Romeo nel mercato auto della zona Euro è pari allo 0,4% del totale. Da segnalare anche come il marchio Jeep che appartiene sempre al gruppo Fca sia cresciuto in questo mese del 164% rispetto a 12 mesi fa. In questa maniera Jeep è riuscita a superare per la prima volta nelle vendite sia Alfa Romeo che Lancia.

Una vera e propria debacle per le due storiche case automobilistiche italiane che attraversano un momento senza dubbio non particolarmente brillante.

Unica nota positiva in questo brutto mese di gennaio è stata che almeno in Italia il numero delle immatricolazioni è cresciuto in misura pari al 2,6% rispetto ad un anno fa.

Negli altri paesi europei invece le cose sono andate malissimo. In Francia le vendite sono diminuite del 31,3%. Anche nel Regno Unito vi è stato un calo sensibile pari al -20,5%. In Germania Alfa Romeo ha fatto segnare un davvero poco lusinghiero -18%. Infine segnaliamo anche il pessimo risultato spagnolo nonostante li il mercato auto sia in fortissima crescita, il marchio italiano segna un triste -4,5%.