Continua il caos relativo alla questione bollo auto storiche. Come sappiamo il governo con l'ultima legge di stabilità approvata lo scorso mese di dicembre ha inserito una normativa che prevede il venir meno dell'esenzione per il pagamento del bollo sulle auto di età tra i 20 e i 29 anni, che fino allo scorso anno era in vigore. Questo ha provocato il malcontento dei rappresentanti di categoria che hanno lamentato danni al settore per svariati miliardi, con perdita di posti di lavoro visto che sono in tanti gli automobilisti che decideranno di sbarazzarsi delle proprie auto storiche.
Questo in quanto sono in molti a lavorare nel settore basti pensare ai meccanici, carrozzieri e piccoli artigiani, che della restaurazione di auto d'epoca hanno fatto la propria professione.
Al momento il governo non intende fare marcia indietro, tuttavia le regioni che dovrebbero applicare in concreto il bollo tentennano. Sono in molte infatti le regioni italiane che hanno recepito il malcontento degli appartenenti a questa categoria di nicchia, ma che comunque viene considerata come molto importante. Pertanto già molte regioni hanno deciso di andare contro il governo e non applicare la normativa. Altre invece hanno deciso di seguire la direttiva del governo. Questo sta creando un grande caos con situazioni assai diverse per i vari automobilisti da regione in regione.
Ed ecco allora che arriva l'attacco al governo da parte del presidente dell'Asi, Roberto Loi. Il leader dell'Automotoclub Storico Italiano infatti attacca il governo dicendo che questo caos non è più tollerabile. In particolare egli afferma che non è accettabile che ogni regione proceda come meglio crede e che la normativa de governo va cancellata al più presto.
Questo in quanto la legge deve essere uguale per tutti e non può variare in base alla regione di appartenenza. Pertanto Loi consiglia al governo nel caso in cui non fosse possibile cancellare la norma di rinviare il tutto al 2016, in maniera da poter successivamente apportare le modifiche necessarie.