A guardarla bene non si direbbe che la regina di casa Yamaha, la VMAX, è una signora di trent’anni. Saranno i 1679 cc del suo quattro cilindri raffreddato a liquido, i 200 CV (147,2 kW) di potenza a 9.000 giri/min o, forse, l’aberrante coppia di 166,8 Nm a 6500 giri/min, ma i suoi lustri non li dimostra affatto.
Ad Iwata hanno, quindi, pensato di celebrarla non con un regalo, ma addirittura con tre.
Regali strani quelli della casa giapponese, scaglionati nel corso dell’anno. Il filo conduttore che unirà i tre omaggi alla VMAX sta nella collaborazione che Yamaha ha stabilito con alcuni tra i migliori customer di Moto al mondo. Il primo tributo è già stato presentato, si chiama VMAX 'Infrared' e nasce dalla mente di Jens Von Brauck, della JVB Moto. Tra i motociclisti di mezza Europa non ha bisogno di grandi presentazioni, Jens e la sua officina nei pressi di Colonia sono praticamente una leggenda. I ducatisti lo ricordano ancora per l’elegante Ducati Pantah, tributo alla storica moto di Borgo Panigale.
Le caratteristiche
Al di là delle specifiche della VMAX, di per sé impressionanti, il lavoro fatto al garage di Jens non avrebbe bisogno di commenti. Basta sentire il rombo assordante e potente che proviene dallo scarico con un sistema 4 in 1 Termignoni, per mettere da parte le parole.
Il serbatoio in alluminio si trova sotto la sella, ed è stato realizzato ad hoc con una capacità identica a quello originale. Ad occupare lo spazio sotto la cover (ovvero il serbatoio fittizio di un colore arancio molto spartano) troviamo l’air box. Quest’ultimo riceve aria dai due imponenti convogliatori provenienti dalla prima VMAX, quella del 1985. La firma della JVB Moto è il retrotreno con un codino in carbonio, realizzato a mano.
Il parafango è in alluminio, posto appena sotto il faro anteriore, che integra frecce e forcella. In effetti, la JVB aveva abituato i suoi clienti a questa soluzione pratica e di forte impatto. Contagiri Autometer e semimanubri sono da café racer di razza.
Singolare e di forte impatto anche la livrea: ad ispirare, infatti, Jens sono state le grafiche e la verniciatura, che nel 1985 caratterizzavano le Yamaha nella classe regina delle 500 cc.
Sul codino campeggia la scritta 1700 cc, a ricordare, qualora il motore non fosse ancora stato avviato, che la Infrared non è solo un mero esercizio estetico, ma che sono necessari gli 'attributi' per poterla domare.
Le dichiarazioni di Shun Miyazawa
Il Product Manager di Yamaha, Shun Miyazawa, ha commentato dicendo che '…Come forma di rispetto per la cultura cresciuta intorno a questa moto leggendaria, abbiamo scelto di celebrare i suoi 30 anni lavorando con 3 talentuosi preparatori, per creare altrettante Special VMAX che diventassero fonte d’ispirazione non solo per Yamaha stessa, ma anche per i clienti e per i potenziali acquirenti. Abbiamo iniziato questo anno così importante con la creazione Yard Built del mitico elaboratore tedesco JvB-moto. Il suo lavoro ci ha appassionato e pensiamo che il suo stile minimalista sia perfetto per VMAX. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: Yard Built “Infrared” è un omaggio alle origini di VMAX e allo stesso tempo anche un’anticipazione delle prestazioni di domani'.