Il garage sloveno di ER Motorcycles - ER sta per Espresso Racer - si ispira alle Moto anni 60 per ridisegnare, rielaborare o ricostruire modelli di quegli anni con in mente l'idea di cafè racer, street tracker o scambler. Le basi adoperate dall'officina sono spesso BMW - almeno lo sono quelle presentate ufficialmente. Dopo il successo della Mobster, prima moto ufficiale dei ragazzacci sloveni, ecco l'ultima elaborazione in chiave "hand made" della BMW R69S, la ER Voltron. A ben pensarci il nome qualcosa rievoca.

Il guru Blaz, a proposito, dice: "Volevamo un nome che suonasse forte e avesse un sapore futuristico, per enfatizzare i tratti futuristici della moto … Voltron era un robot gigante di un vecchio cartone animato giapponese e combatteva le forze del male come Difensore dell'universo".

Magari i più giovani non ricorderanno, erano 5 leoni meccanici che si univano a formare un grande robot. Di anni ne sono passati parecchi, come quelli che separano la BMW R69S dai nostri giorni.

Rispetto ai modelli della ER Motorcycles, la Voltron ha un aspetto più moderno, sebbene lo stesso Blaž spiega come molte idee adottate sulla Voltron provengano dalla Mobster. Le linee sono pulite e la semplicità del disegno la fa da padrone. L'esperienza ha portato i meccanici e disegnatori della ER a migliorare la manovrabilità e l'ergonomicità della motocicletta.

Dettagli tecnici e componentistica

Il cuore della moto è un telaio R69S ripulito e arricchito con dettagli provenienti dalla R80 RT.

Della R80 sono il motore, parte del frontale e le ruote da 18". La trasmissione è un'unità ricostruita a 5 velocità della BMW R100 e il serbatoio del carburante è il "Toaster design" della R60/5. I calibri Brembo, le barre Renthal e una serie di componenti elettroniche - ben integrate nel contesto-sono i pochi componenti moderni adoperati nella Voltron. Le gomme sono le classiche Heidenau K60 Scouts (50/50). Varie componenti Tarozzi ed Ariette. Tutto il resto è fatto a mano, come lo stesso sottoscocca.