Nel 2017 anche negli Usa sbarcherà la nuova berlina di segmento 'D' Alfa Romeo Giulia. Infatti se davvero il Biscione vuole rilanciarsi in grande stile, sfondare in quel mercato diventa quasi un obbligo. La Giulia arriverà negli Usa agli inizi del 2017 quindi circa 6 mesi dopo dell'uscita europea. Negli ultimi giorni alcune immagini della berlina nella versione pensata per il Nord America circolano in rete. La Giulia pensata per gli Usa presenta alcuni particolari che la rendono diversa da quella che verrà venduta a breve in Europa. Si tratta di piccoli accorgimenti resi necessari per adattare la nuova berlina a quelle che sono le esigenze del mercato a stelle e strisce.
Una versione che piace agli alfisti
Innanzi tutto dalle foto emerge una leggera differenza che riguarda i fanali davanti.Infatti il colore sarà arancione per quelli che indicano la direzione, tipica caratteristica di tutte le auto americane. Altro cambiamento rispetto alla Giulia che vedremo in Italia il colore del pulsante di avviamento che non sarà rosso ma bensì nero. Questi e altri piccoli dettagli rendono la versione americana leggermente diversa da quella che presto vedremo solcare le nostre strade. Tra gli 'alfisti' europei ed italiani in particolare, più di qualcuno sembra gradire maggiormente la versione Usa della nuova Alfa Romeo Giulia.
Un mercato fondamentale per il rilancio del Biscione
Del resto il mercato Usa è considerato fondamentale da Sergio Marchionne e Soci per il rilancio della gloriosa casa automobilistica italiana, dopo anni davvero difficili, caratterizzati da un evidente calo nelle vendite. Il numero uno di FIAT Chrysler Automobiles punta forte sul mercato americano, che negli ultimi tempi sta regalando grandi soddisfazioni al gruppo italo americano in termini di vendite; in particolare per quello che concerne Jeep e Fiat.
Si punta adesso a tentare la stessa operazione con Alfa Romeo, con la speranza di dare una vera scossa alle vendite per poter così raggiungere l'agognato obiettivo delle 400 mila immatricolazioni annue.
