Il viceministro ai Trasporti, Riccardo Nencini lo ha affermato: il Documento Unico di circolazione diverrà realtà così l'automobilista avrà un solo documento per l'auto al posto dei due attuali, il Libretto di Circolazione, rilasciato dalla Motorizzazione e il Certificato di Proprietà, rilasciato dal PRA (il Pubblico registro Automobilistico, gestito dall’ACI).
Dichiarazione che si pone l'obiettivo da un lato di semplificare la burocrazia per quanto riguarda l'immatricolazione e la compravendita di auto, mentre dall'altro di eliminare quella che è una "stranezza " tutta "made in Italy" e cioè la necessità sia di avere il libretto di circolazione emesso dalla Motorizzazione, l'unico documento valido per la circolazione dei veicoli in tutti i Paesi, che di iscrivere il veicolo al PRA affinchè l'intestatario del veicolo ne diventi anche proprietario.
Il documento unico di circolazione quindi eliminerà i due sopracitati documenti, e di conseguenza attesterà contemporaneamente, sia la proprietà che le caratteristiche del veicolo. E il beneficio per l’automobilista? Dovrebbe garantire un (piccolo) risparmio grazie all’eliminazione di due bolli, sui quattro che attualmente si pagano, pari a € 32,00 insieme alla riduzione della tariffa PRA che passa da 27 a 20 euro, per un risparmio totale di € 39,00. Quindi per l’immatricolazione di un’auto nuova o per passaggio di proprietà di una usata, l’automobilista spenderà €62,00 in luogo di €101,00 attuali.
Per ora si resta nel campo delle ipotesi, la stessa Agenzia per il Trasporto stradale (dovrebbe accorpare e sostituire il PRA) che si occuperà di tutti i rapporti con cittadini e imprese relativi a iscrizione, rinnovo, trasferimenti dei passaggi di proprietà, fermi amministrativi, rinnovo patenti, riscossione dell’IPT, omologazione veicoli, sotto la vigilanza del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, resta per ora solo una proposta... e intanto gli automobilisti attendono che tutti questi annunci diventino realtà, quando? Certamente non a breve.