In occasione della rassegna elvetica dedicata alle novità del mercato automobilistico mondiale, Audi si è presentata portando delle novità che hanno destato notevole interesse tra gli appassionati. Sicuramente, ciò che ha fatto più notizia è stata la presentazione della nuova RS5 Coupé, un mostro da Autobahn con delle novità interessanti. La RS5 verrà presa a modello per concepire la nuova linea di punta della casa tedesca, ma è sotto il cofano che troviamo la vera novità.

Il nuovo motore utilizzato è un v6 Biturbo benzina da 2.9 litri capace di erogare ben 450 cavalli.

La vecchia soluzione di Audi, il v8 aspirato, rimane un elemento su cui contare, il cui utilizzo rimarrà però circoscritto alle competizioni, in questo caso al Campionato Turismo Tedesco. Il nuovo v6, tuttavia, segna un notevole passo in avanti per Audi, essendo capace di erogare una potenza superiore al precedente, aumentando la coppia da 430 a 600 Nm. La soluzione prevede l’inclusione di due turbocompressori e l’utilizzo della rinomata trazione “quattro”.

I più attenti, però, hanno subito notato come queste cifre sono spaventosamente simili a quelle di una nota berlina italiana, affacciatasi sul mercato globale pochi mesi fa: l’Alfa Romeo Giulia. La versione Quadrifoglio Verde della Giulia monta infatti un v6 Biturbo benzina da 2.9 litri di derivazione Ferrari, in grado di erogare ben 510 cavalli e 600 Nm di coppia.

I numeri, in questo caso, non mentono.

Il downsize effettuato da Audi è frutto sicuramente di mesi e mesi di sviluppo, e non è una novità che si punti a eliminare il superfluo per passare a una concezione meccanica meno invasiva, ma allo stesso tempo performante. Il leitmotiv del mercato globale è chiaro: sempre più spesso vengono messi in commercio motori piccoli, a 3 cilindri, in grado di erogare grandi potenze grazie a dei turbocompressori volumetrici, mantenendo consumi e emissioni a ottimi livelli (l’ultimo esempio è la nuova Honda Civic, il cui motore di punta è un 1000 cc benzina da 129 cavalli).

Non stupisce, quindi, che la casa di Ingolstadt abbia trovato una soluzione in grado di restare al passo con i tempi e mantenere lo status che da sempre circonda le sue auto del settore “RS”. Alfa, inoltre, non può che ritenersi soddisfatta dal fatto che altre dirette concorrenti stiano optando per soluzioni simili, se non identiche, per i loro modelli.