Radiazione automatica per chi non paga il bollo auto per tre anni di fila. E’ questa una delle novità con la quale si dovranno confrontare gli automobilisti dopo l’introduzione del certificato unico.
Come è noto, infatti, il Governo ha approvato, su proposta del ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Marianna Madia, i decreti attuativi della legge di riforma della pubblica amministrazione che prevede, appunto, la sostituzione del libretto di circolazione e del certificato di proprietà degli autoveicoli con il certificato unico.
Radiazione per chi non paga il bollo auto: come funzionerà
Quella della radiazione dal PRA (il Pubblico Registro Automobilistico) per chi non paga il bollo auto non è una novità, dal momento che è una possibilità prevista da quindici anni dall’articolo 96 del Codice della Strada. Finora non è mai stata applicata in quanto la procedura di cancellazione della targa prevede che sia l’Aci, una volta accertato il mancato pagamento per tre anni, a dare comunicazione al PRA, il quale provvede alla radiazione e alla successiva comunicazione alla Motorizzazione che, a sua volta, dispone il ritiro del libretto di circolazione e della targa.
Con l’introduzione, a partire dal 1° luglio 2018, del certificato unico di circolazione, la procedura risulterà decisamente semplificata in quanto la competenza sull’attivazione della stessa passerà dall’Aci alla Motorizzazione Civile che potrà procedere alla radiazione d’ufficio.
La stretta sugli evasori del bollo auto
Una vera e propria stretta in arrivo, quindi, nei confronti degli evasori del bollo auto, la tassa più odiata dagli automobilisti. La radiazione automatica dopo il mancato pagamento della tassa per tre anni si aggiunge, infatti, alla proposta di legare il pagamento del bollo alla revisione periodica degli autoveicoli.
A questo proposito si prevede di incaricare le officine autorizzate dalla Motorizzazione ad effettuare i controlli di accertarsi preventivamente del pagamento della tassa di proprietà. In caso di mancato pagamento, la revisione non potrà essere effettuata e quindi la macchina non potrà circolare.
Per arginare l’annoso problema dell’evasione si era arrivati ad ipotizzarne l’abolizione del bollo auto, per sostituirlo con un’accisa sui carburanti, ma l’idea è stata bocciata prima ancora di approdare nell’aula del Parlamento.
Se le novità in arrivo, con radiazione dal PRA e nuove regole per la revisione, riusciranno a stanare i ‘furbetti’ del bollo auto potremo verificarlo a partire dal 1° luglio 2018, quando le nuove disposizioni entreranno in vigore.