Nell'odierna industria dell'automobile uno ad uno cadono tutti i tabù, così non deve sorprendere che lamborghini stia di nuovo considerando concretamente l'idea di lanciare sul mercato una berlina a quattro porte. La casa di Sant'Agata Bolognese è nota si dai primi anni '60 per le sue supercar estremamente sportive ed esclusive, rigorosamente basse, dotate di due porte e potentissimi motori a benzina, per cui fino a pochi anni fa sarebbe stata inimmaginabile una vettura con il marchio del toro sul cofano che non fosse una coupè oppure una spider.

L'indiscrezione parte dalla prestigiosa rivista inglese Autocar che ha intervistato il direttore commerciale Lamborghini Federico Foschini, il quale ha fatto chiaramente intendere che la produzione di una berlina non è ancora del tutto sicura ma molto probabile.

Nuova strategia di mercato

L'inedita vettura sarà un tassello molto importante della nuova strategia che i dirigenti della casa italiana hanno pensato per passare dalle circa 3500 vetture vendute attualmente al mondo ogni anno ad almeno il doppio entro due anni per poi continuare a crescere negli anni successivi. Il compito di raddoppiare le vendite del marchio spetterà innanzitutto alla Urus, la già annunciata Suv che verrà svelata in versione definitiva il prossimo 4 dicembre e che dovrà anche inaugurare la nuova strategia di mercato e rompere, o quantomeno reinterpretare in chiave moderna, i valori e le tradizioni del glorioso marchio del toro con buona pace dei puristi.

Suv e berlina permetteranno non solo di aumentare vendite e guadagni ma anche i posti di lavoro in Italia, basti pensare che le linee di produzione della Urus hanno già reso necessarie 400 nuove assunzioni facendo toccare a Lamborghini la quota di 1500 dipendenti, suo massimo storico.

Come sarà?

Dal punto di vista finanziario ed industriale la nascita del nuovo modello italiano sarà resa possibile dalle sinergie interne al gruppo industriale tedesco.

Certamente la futura Lamborghini condividerà piattaforme, tecnologie e motori con altri modelli dei marchi Bentley, Porsche ed il top di gamma Audi, dai quali dovrà differenziarsi per evitare la concorrenza interna. La vettura dovrebbe essere lanciata sul mercato nel 2021 e non ne è stato ancora deciso il nome.

Di sicuro il layout sarà molto simile a quello di una gran turismo con motore anteriore, quattro porte e quattro posti.

Non si sa quale sarà il motore ma non sono previste unità ibride, mentre lo stile somiglierà molto alle altre vetture del marchio.

Tradizione innovata a non tradita

Sebbene appassionati e puristi inorridiscano dinanzi all'idea di aumentare la produzione inficiando l'esclusività del marchio, per giunta attraverso modelli non in linea con la tradizione quali berline e Suv, i manager di Sant'Agata sanno bene che l'attuale mercato del lusso, sia in Europa che in America e ancor più nei Paesi emergenti, richiede vetture alla moda, fruibili ed innovative in numero sempre maggiore.

Da numerose statistiche è emerso che tipicamente il cliente Lamborghini ha in garage anche altre vetture più spaziose e dal baricentro più alto oltre alle sportive emiliane, per cui non fidelizzare i propri clienti diversificando l'offerta di prodotto significherebbe perdere scioccamente enormi potenzialità offerte dal mercato.

D'altro canto il successo di Porsche con Cayenne, Panamera e Macan ha fatto scuola. Infine è da rimarcare che la produzione dei nuovi modelli affiancherà e non sostituirà quella dei modelli più ortodossi quali Aventador e Huracan a motore posteriore.

L'idea non è nuova

In passato Lamborghini aveva già pensato concretamente ad una berlina, infatti nel 2008 fu presentato al Salone di Parigi il prototipo Estoque (in foto) che ebbe grande successo di pubblico e di critica ma non ebbe seguito produttivo innanzitutto a causa della ben nota crisi dei mercati finanziari. Poco probabile che il futuro modello possa riprendere il nome e la linea del prototipo del 2008.