L’antica pizzeria “da Michele” sbarca a Londra. Dal cuore di Napoli a “Stoke Newington”, quartiere a nord-est della capitale inglese. L’obiettivo è quello di esportare il gusto e la tradizione della cucina napoletana, sempre più apprezzata in tutto il mondo. I prodotti e gli ingredienti (farina, pomodoro, fior di latte ed olio) saranno quelli tipici ed arriveranno quotidianamente da Napoli. L’obiettivo è quello di “far mangiare ai londinesi la vera pizza napoletana”, come ha dichiarato l’amministratore delegato Michele Condurro a “Il Mattino”. Il locale sorgerà a Church Street,in uno dei quartieri più cool della capitale britannica: saranno necessari soltanto 15 minuti di metro dal centro per potervi arrivare.
Un locale di 200 metri quadrati in perfetto stile British
Il locale dove sorgerà la pizzeria è tipicamente inglese ed è dotato di un’ampia vetrina che permetterà di sbirciare all’interno. Gli interni, invece, saranno molto simili a quelli che si possono trovare nella sede storica di Forcella: vi saranno tavoli in marmo e sedie di legno. Il locale, che vanta un’ampiezza di 200 metri quadrati più un giardino, potrà ospitare fino ad ottanta persone. Anche per quanto concerne il menu non ci si discosterà dalla policy della sede di Forcella: oltre alle immancabili margherita e marinara si potrà gustare qualche antipastino ed una selezione di birre alla spina. L’apertura dovrebbe avvenire introno alla metà di novembre.
Una storia che va avanti dal 1870
La storia dell’antica pizzeria “da Michele” inizia nel 1870 quando la famiglia Condurro, originaria di Torre Annunziata, diede origine ad una lunga tradizione di maestri pizzaioli. La prima pizzeria fu aperta nel 1906, laddove sorge l’ospedale Ascalesi, e vantava tra le sue specialità la pizza fritta (o calzone fritto).
Successivamente nel 1930 la pizzeria fu spostata nell’attuale sede in Via Cesare Sersale. Da allora cinque generazioni di piazzaioli ligi ai dettami che furono di Michele, il qualevolle soltanto due varietà di pizza, “Margherita” e “Marinara”, portano avanti la tradizione culinaria. Tra poco anche oltre la Manica.