La notte del 10 agosto è conosciuta come quella delle lacrime di San Lorenzo o come la notte delle stelle cadenti. Le condizioni ottimali per poter osservare le stelle cadenti sono l'assenza delle luci artificiali tipiche dei centri abitati e l'assenza del bagliore della Luna.

Per questo motivo a Napoli é consuetudine ammirare lo spettacolo delle meteore del 10 agosto da luoghi che garantiscono una buona osservazione - in assenza di condizioni atmosferiche avverse - come le spiagge del Golfo, il Vesuvio e i Rioni alti del capoluogo campano, ad esempio i Camaldoli, San Martino e Posillipo.

Le principali iniziative per celebrare la notte di San Lorenzo, tra scienza e arte a Napoli

Quest'anno l'Unione Astrofili Napoletani ha messo, gratuitamente, a disposizione della popolazione alcuni telescopi da cui poter ammirare lo spettacolo astronomico dal Lido Giallo di Varcaturo. Un luogo privilegiato per conoscere e approfondire il significato scientifico delle stelle cadenti.

Tra le altre iniziative da non perdere c'é da ricordare la Notte di San Lorenzo al Vesuvio, celebrata ogni sera fino al 13 agosto. Il percorso è partito ieri alle ore 18:45 da contrada Osservatorio 55 ad Ercolano e prosegue per 4,5 chilometri, circa tre ore di cammino a contatto con la natura e sotto il mantello delle Perseidi.

L'Unione Astrofili Italiani ha consigliato a tutti (astronomi, astrofili, o semplicemente romantici) di volgere lo sguardo al cielo nella prima parte della serata, quando è risultato agevole fare foto con lo smartphone, con un telescopio o fare un disegno del cielo stellato.

Perché è tradizione esprimere desideri nella Notte delle stelle cadenti?

Non sono le stelle ma lo sciame meteorico delle Perseidi a rendere questa serata particolarmente luminosa. Secondo una tradizione ben consolidata bisogna volgere lo sguardo al cielo ed essere pronti ad esprimere un desiderio per ogni scia luminosa osservata, in modo da veder realizzato il proprio sogno.

La spiegazione di questo rituale si perde nella notte dei tempi.

Dall'antichità, infatti, era abitudine ritenere che il destino di ogni essere umano fosse scritto nelle stelle che potevano essere osservate nel Cielo nel giorno della sua nascita. E che il destino di ogni individuo sarebbe stato ricondotto alla sua volontà quando, crescendo, avrebbe visto le stelle cadenti che esaudendo il suo sogno lo avrebbero reso faber del proprio destino. Per questo motivo - secondo questo antico rituale - ogni essere umano che vede una stella cadente ha la facoltà di esprimere un desiderio, confidando nell'aiuto della sua "buona stella".