Nei primi sei mesi dell’anno in Italia si sono verificati 6.500 fallimenti (+0,8% rispetto al primo semestre 2011) questoquanto riportato a settembre dall’Osservatorio sulla crisi di impresa di Cerved Group. Quasi tre quarti dei fallimenti riguardano società di capitali, la forma giuridica che ha maggiormente risentito della crisi. I settori più colpiti sono quello delle costruzioni, dei servizi e dell’industria manifatturiera. Mentre a livello territoriale l’aumento del default si è registrato soprattutto nel Nord Ovest e nel Centro Italia.
In Europa un fallimento ogni quattro è causato da ritardi di pagamento ed insolvenze da parte dei clienti.
Lo studio European Payment Index condotto dalla multinazionale svedese Intrum Justitia in 28 paesi europei mostra che in Europa un fallimento ogni quattro è causato da ritardi di pagamento ed insolvenze da parte dei clienti. Ma i problemi delle aziende non si limitano al rischio di fallimento. Lo studio riporta che in Italia il 70% delle aziende deve affrontare problemi di liquidità a causa dei ritardi di pagamento dei propri clienti. Tutto questo ha un impatto negativo sulla crescita, l’innovazione, l’occupazione ed altro ancora.
Come evitare allora il rischio di fallimento? In generale i fallimenti possono essere evitati facendo le giuste scelte aziendali. Inoltre, il controllo dei rischio sul credito commerciale dei clienti è essenziale.
Ecco alcuni consigli:
- Un buon punto di partenza è l’applicazione di una solida politica di credito.
- L’intero processo di gestione e recupero crediti deve essere soggetto a regole ferree e caratterizzato dall’azione proattiva nei confronti dei clienti e dall’attitudine a mettere sempre in pratica le parole (fare ciò che si dice).
- E’ indispensabile:
- Richiedere informazioni commerciali prima di erogare il credito ai clienti
- Inviare fatture chiare e precise e monitorare i pagamenti dei clienti
- Differenziare l’approccio di recupero dei crediti in base al profilo dei clienti debitori
- Utilizzare in modo appropriato le procedure di recupero crediti amichevole e legale
Secondo Intrum Justitia la maggioranza delle aziende italiane aspetta troppo tempo prima di rivolgersi ad una società specializzata in servizi di gestione e recupero crediti, in media dopo 100 giorni dalla scadenza della fattura. In altri paesi come la Finlandia o la più vicina Germania questi tempi si riducono con conseguenti vantaggi in termini di minore rischio del credito e minor numero di fallimenti.