La domanda che ci si pone quando avviene un grande evento è sicuramente riferito al futuro dei soggetti interessati. Tutti i cristiani oggi si pongono delle domande sulla vera difficoltà nel ricoprire una carica così importante come quella del papa.

Non vi sono privilegi, non ci sono onori, non ci sono ricchezze ma sofferenza per l'impotenza che si ha nelle traversie del mondo. "Io pregherò per voi, spero che anche voi pregherete per me", con queste parole il papa oggi si è riferito al clero romano di cui Sua Santità è anche il vescovo. Come abbiamo potuto ascoltare nelle news il papa o meglio il card. Joseph Ratzinger si ritirerà, all'indomani del 28 febbraio, in preghiera prima in Castel Gandolfo e poi in Vaticano.

Il futuro del cardinale Ratzinger non sarà sicuramente d'intralcio al nuovo papa in quanto, secondo la legge, il pontefice appena abdicato tornerà allo stato di cardinale non elettore, in quanto superata la soglia prevista dalla Costituzione Universi Dominici Gregis.

Tolti i dubbi sulle "possibili ingerenze" dell'ex papa sul nuovo eletto, ci troviamo un sacro collegio molto diviso ma consapevole di non poter affrontare la pasqua del Signore senza la propria guida. I cardinali elettori sono 117, 61 saranno gli europei (28 italiani), 19 i latino-americani, 14 nordamericani , 11 africani e 11 asiatici , mentre un solo porporato viene dall'Oceania.

Su questo si pone soprattutto l'orientamento dei porporati: come si dovranno affrontare gli scogliosi problemi che affliggono le sacre stanze? Dal problema dello IOR alla tragedia della crisi economica, dal problema pedofilia ai complotti interni; forse una risposta c'è, aspettare senza preconcetto e con fiducia che il destino del Conclave 2013 si compia per ricominciare a sperare in una nuova figura che traghetterà i cristiani verso un futuro incerto ma con un uomo che dia speranza e bontà.