E' stato reso noto ieri il Motu Proprio "Normas Nonnullas" , che va parzialmente a modificare le regole sull'espletazione del conclave.

La norma che più risalta agli occhi dell'opinione pubblica, va a togliere ogni dubbio sulla partecipazione dei cosiddetti cardinali "compromessi", l'art. 35, infatti, cita:  "Nessun Cardinale elettore potrà essere escluso dall'elezione sia attiva che passiva per nessun motivo o pretesto, fermo restando quanto prescritto al n. 40 e al n. 75 di questa Costituzione."

Questa nota va un po' a sommergere le richieste dei fedeli americani, che avevano condannato, con lo slogan Mahony stay home,  l'ex arcivescovo di Los Angeles accusato di aver coperto lo scandalo pedofilia. Gli articoli 37-43 regolano le ubicazioni dei cardinali e la loro regolamentazione sul percorso dalla Domus Sanctae Marthae al Palazzo Apostolico Vaticano.

Gli articoli 46-47-48 vanno a rettificare e a irrigidire la segretezza dell'elezione e dei suoi atti; anche queste modifiche sono riflesso dello scandalo WikiLeaks, dove documentazione segreta è stata resa pubblica in maniera piratesca e che solo il pontefice successivo deciderà sul trattamento. Per il resto gli altri articoli regolamentano la cerimonia del conclave e della loro segretezza stabilendo che la loro infrazione avrà pena  scomunica latae sententiae. Infine è singolare l'art. 62 che abolisce l'elezione per acclamationem seu inspirationem e per compromissum. Proprio l'elezione per inspirationem portò all'elezione di Celestino V, ultimo papa ad abdicare: stranezze della storia.