Oscar Pistorius, l'atleta sudafricano,  ha sparato e ucciso la propria fidanzata, Reeva Steenkamp, 30 anni, modella sudafricana.

La tragedia si è consumata ieri all'alba in Sud Africa nell'abitazione di Oscar Pistorius, nell'elegante quartiere Silverlakes di Pretoria, una sessantina di chilometri a nord di Johannesburg.

I due stavano insieme dal novembre scorso. La polizia ha accusato l'atleta di omicidio, escludendo l'ipotesi che il campione l'avrebbe scambiata per un ladro, come aveva sostenuto Pistorius. La ragazza voleva fargli una sorpresa per il giorno di San Valentino, ma invece di trovare ad accoglierla l'abbraccio del proprio fidanzato, è stata raggiunta da due o forse addirittura quattro colpi di pistola ( a seconda delle versioni) alla testa e al braccio.

La ragazza, nonostante l'intervento immediato dei paramedici, è morta sul colpo.

Nell'abitazione di Pistorius è stata trovata una pistola calibro nove: l'atleta dovrà comparire presso il Tribunale di Pretoria: oltre all'accusa di omicidio, Pistorius non potrà nemmeno ottenere il rilascio su cauzione, in quanto in passato contro di lui erano già state presentate diverse denunce per violenze domestiche.

La tragica vicenda non è il primo problema con la giustizia per il campione paralimpico, negli ultimi anni. Nel febbraio 2009 si schiantò, probabilmente ubriaco, con un motoscafo che stava pilotando, su un fiume sudafricano. In quell'occasione Pistorius si ruppe il naso, la mascella e diverse costole, e furono necessari 172 punti, per salvargli il volto sfigurato.

A novembre era stato querelato da un produttore che aveva aggredito dopo le olimpiadi di Londra, mentre nel 2009 aveva trascorso una notte in cella per un'aggressione ad una ragazza di 19 anni.