Da oggi il famoso detto "a ogni morte di Papa" , non avrà più valore, vista la nascita della nuova figura di Papa dimissionario. La notizia, diramata dallo stesso Pontefice durante la messa, ha monopolizzato i media di tutto il mondo, scuotendo le fondamenta della civiltà, non soltanto cattolica.

Ratzinger non è il primo Papa ad aver preso una decisione del genere e ciò ha riportato alla mente degli studiosi di storia esoterica della Chiesa, l'ennesima profezia apocalittica, riguardante la possibile fine del mondo.

La "Profezia di Malachia", attribuita appunto a San Malachia di Armagh, conterrebbe una lista di 112 frasi in latino, riguardanti altrettanti Papi.

Secondo la "leggenda" tale lista, sarebbe stata dettata dal Santo nel 1139, durante la sua visita a Roma e, conterrebbe l'oggettiva descrizione di alcuni dei Papi "più famosi" tra cui Celestino II ; particolarità che con il tempo ha fatto si che tale profezia, guadagnasse credibilità tra gli studiosi e i fan del genere "catastrofico".

Bendetto XVI costituirebbe il penultimo di tale lista, seguito poi da un Papa indicato come " Petrus Romanus", il cui pontificato dovrebbe terminare con la distruzione di Roma e, la probabile fine del mondo.

La lista, fu pubblicata la prima volta, nel 1595, all'interno del volume Lignum Vitae, ed è possibile, rileggendole, notare come alcuni particolari contenuti nella sintesi dei vari Papi, corrispondano alla realtà  Ad esempio, Lucio II, che di cognome faceva Caccianemici, è indicato con il motto "Inimicus expulsus" ("Il nemico cacciato"), Giovanni Paolo secondo è descritto come "Il polacco" e cosi via.

Pronta la smentita della Chiesa, che etichetta la profezia come falso del XVI secolo. Secondo l'enciclopedia cattolica, questa sarebbe stata redatta dal falsario umbro Alfonso Ceccarelli, con il solo scopo di influenzare i vescovi.

Ai posteri l'ardua sentenza quindi: che sia il tanto chiacchierato " Papa Nero" l'ultimo della serie?