La notizia, sconvolgente di per se per l’entità delle animeche vengono trucidate in tutto il mondo (nel 2012: 105 milacristiani uccisi) l’ha data commossa Benedetto XVI, il Papa che dal prossimomarzo non sarà più in carica.
In una delle sue ultime sofferte comunicazioni alla plateadell’opinione pubblica mondiale il Santo Padre ha tenuto a lanciare il suogrido d’allarme per ricordare come tra tutte le religioni esistenti quellacristiana sia, di fatto, la più perseguitata del pianeta.
Il fatto è stato quindi raccolto, tra gli altri, dalsociologo Massimo Introvigne, coordinatore dell’Osservatorio della Libertàreligiosa in Italia il quale ha rilevato semplicemente che “se 105mila anime difede cristiana sono state eliminate nel 2012 ciò equivale ad una media di quasiun omicidio ogni cinque minuti”.
I Paesi dove avvengono queste stragi sono soprattuttorintracciabili tra quelli che non lasciano spazi al fondamentalismo islamicocome Nigeria, Somalia, Mali, Pakistan, o in nazioni dove persiste il regimetotalitario comunista, primo fra i quali la Corea del Nord.
Come ha precisato il Centro David Barret negli Usa, non ènemmeno possibile parlare di 105.000 storie di martirio, poiché in senso teologicoil martire cristiano è colui il quale offre di spontanea volontà la propriavita per la causa di Cristo e del Vangelo e questi fedeli vengono assassinatiper il solo fatto di essere credenti.
Dunque dobbiamo dolorosamente concludere che le stragi deicristiani, nonostante molti pensino che le epoche del Colosseo siano ormaidefinitivamente tramontate, siano sempre attuali anche ora che l’umanità vivegli albori del terzo millennio e ci pare giusto ricordarlo e diffonderlo nellasperanza che questo possa contribuire a richiamare l’attenzione sul deprecabilefenomeno dello sterminio religioso.