Il Professor Massimo Cacciari, ospite a La7 del programma "otto e mezzo", descrive l'attuale situazione politica e i possibili scenari futuri. Secondo il Professore ci troviamo "in una crisi di sistema politica, sociale e culturale" e per questo la situazione è carica di incertezze. La questione fondamentale è dunque quella di capire "se vi è ancora una sottile striscia di terra lungo la quale andare per riformare tutto ciò, oppure se il cambiamento nel nostro paese non avverrà catastroficamente". 

La prima ipotesi è quella che aveva cercato di percorrere Napolitano e altri pochissimi (tra cui Monti) ma che è fallita perché non supportata dalle forze politiche che "in questi dodici mesi non hanno cambiato nulla", mentre almeno Monti è riuscito a ridare prestigio all'Italia nella sua immagine all'estero.

La seconda ipotesi secondo Cacciari è quella auspicata da Grillo, che eviterebbe uno spaccamento del suo movimento solo se si andasse subito alle elezioni: "Grillo punta a un cambiamento catastrofico. E' pazzo? E' matto? Non lo so". Se dovesse infatti formarsi un governo Bersani, il movimento 5 stelle "nel giro di quattro o cinque mesi si romperebbe". Duro attacco questo nei confronti dei 5 stelle, che Cacciari motiva affermando che c'è "una logica parlamentare" più forte del volere dello stesso leader del movimento: "Grillo non può dettare le regole da fuori a delle persone che entrano in quel gioco e cominciano anche a prendere lo stipendio".

Parole forti sono anche quelle rivolte al Partito Democratico che "sopravvive con lo sputo", se infatti dovesse formare un governo con il Pdl il partito sicuramente si spaccherebbe ma, aggiunge Cacciari, "probabilmente si spaccherà comunque", a causa delle troppe divergenze interne.

Cosa si auspica allora il Professore? Un governo istituzionale guidato da Grasso per poi "andare a votare fra un anno, ma almeno con una nuova legge elettorale. Questa è allora la sottile striscia di terra che rimane da percorrere, l'unica che può evitare una vera catastrofe: "elezioni fra due mesi con il rischio che Grillo prenda il 40% dei voti".