Sono ormai passate due settimane dall'elezione di Papa Francesco e il Vescovo di Roma ha catturato i fedeli con il suo modo di fare, con quella carità francescana che è stata prerogativa dei discepoli del poverello d'Assisi.

Già dalla prima messa, quella dinanzi ai cari fratelli cardinali il papa ha mosso in maniera imprescindibile, l'orizzonte che la Chiesa nella sua accezione deve raggiungere. Confessare, edificare e camminare, la Chiesa deve ritrovare l'essenza delle origini, dove nessun fratello rimanga indietro, solo seguendo la croce di Cristo potrà il cristiano essere discepolo e ritrovare la familiarità con Cristo.

L'avvicinamento con le altre religioni e la sensibilizzazione sui problemi dei poveri ha spinto papa Francesco, davanti ai capi delle religioni, a interpellare l'aiuto di tutti in un momento dove il tracollo sembra essere vicino e dove la disperazione delle famiglie porta gesti inconsulti. Papa Paolo VI e Giovanni Paolo I avevano ripreso queste tematiche: "le società bisognose chiedono anzi interpellano l'aiuto delle società dell'opulenza" .

Oggi le società del primo mondo interpellano, con un grido disperato, l'aiuto agli Stati dominanti. Da tutto ciò il cristiano non deve avere paura, non deve farsi scippare la speranza che lega la fede profonda a Cristo. Queste sono le parole che riassumono il pontificato di papa Francesco, ricco di aneddoti e carico di spiritualità.

Oggi vi sono associazioni che combattono realmente per sconfiggere il divario esistente nelle società del mondo, specialmente in Africa.

Ieri 27 marzo 2013 si è concluso un attento e importante convegno dell'associazione Civiltà dell'Amore, svoltosi in Campidoglio dove si è dibattuto sul ruolo del cristiano nel mondo, attraverso i movimenti cattolici che combattono in Africa per sconfiggere la sete e la fame.

A questo dibattito hanno partecipato importanti esponenti della vita politica e culturale della città di Roma, come ad esempio l'onorevole Paolo Voltaggio, delegato al Comune di Roma, Ing. Giuseppe Rotunno membro dell'Associazione Civiltà dell'Amore, i vari esponenti delle associazioni cattoliche (ACLI-Sant'Egidio), Carlo De Masi Flaei/Cisl, Guido Barbera Cipsi, don Franco Monterubbianesi - Fondatore di Capodarco, Federico Iadicicco Presidente della Rete di Sussidiarietà, G.Ciboddo presidente Ass.

economisti d'impresa, Padre Matteo Tagliaferri Fondatore Comunità in Dialogo. Ha concluso il convegno on. Carlo Casini – Presidente Comm. Affari Istituzionali – Parlamento UE. Ha presieduto il convegno un grandissimo esponenente della cultura la figlia del grande statista Alcide De Gasperi, Maria Romana De Gasperi.

L'incontro va proprio nella direzione che il pontefice ha stabilito arrivare nelle zone più povere e più bisognose che confidano nell'aiuto spirituale e fattuale, per riprendere il cammino della crescita non solo economica ma soprattutto sociale per dare alle nuove generazioni la speranza perduta, anzi offuscata dalla coltre nuvola della povertà.