Martedì il programma televisivo Ballarò condotto da Giovanni Floris ha mandato in onda l'intervista al neo-eletto deputato del M5S, il 25enne Paolo Bernini. Nell'intervista il neo-deputato, in jeans e giacca della tuta, piercing al sopracciglio, accoglie i giornalisti nella propria abitazione. Le telecamere entrano nella camera del neo-eletto e si soffermano sui poster alle pareti, curiosando tra i gadgets, alla ricerca delle suggestioni culturali e politiche del  deputato grillino.

In mezzo alla stanza lo schermo di un pc, canale you-tube; l'Onorevole Bernini (ma guai a chiamarlo con questo appellativo, potrebbe offendersi), parla in tono suggestivo, come se fosse tra amici, del video appena caricato: il documentario Zeitgeist.

Letteralmente Zeitgeist significa "spirito del tempo" ed è un termine coniato nell'Ottocento per riferirsi ai movimenti e alle tensioni culturali che, partendo dalla Germania,  dettero vita al Romanticismo.

Il documentario in questione, diffuso tra il popolo della rete, è uno web movie no profit del 2007, prodotto e distribuito dal regista Peter Joseph. Si tratta più propriamente di una trilogia: il primo film parla della religione cristiana come di un mito, il secondo rivisita in chiave cospirazionista l'11 settembre e il terzo prende in rassegna le guerre condotte dagli Stati Uniti dalla prima guerra mondiale ad oggi, riconducendole ad un'unica matrice "affaristica".

Il messaggio principale del film sembra essere la messa in guardia dal potere dei media di mistificare la realtà, indirizzando i movimenti di opinione.

Il neoeletto grillino rincara la dose, parlando di microchip impiantati sotto la pelle dei consumatori negli Stati Uniti, attraverso i quali si potrebbero effettuare  pagamenti e versamenti di denaro (chi ha visto il film di fantascienza "In Time" con Justin Timberlake sa sicuramente di cosa si parla).

Curiosando sul web, si apprende che esiste anche un omonimo movimento transnazionale e a-partitico, ispirato dal pensiero Zeitgeist, che organizza degli Z-day,  auspicando la transizione verso un'economia sostenibile basata sulle risorse.

Al di là delle varie suggestioni di fantapolitica che corrono sul web, non c'è dubbio che i grillini interpretino pienamente "lo spirito del tempo" dei nostri giorni, facendosi portavoce dell'antipolitica, del desiderio di democrazia diffusa e di una predilezione per i mezzi di informazione meno istituzionalizzati.

In serata il neoeletto Paolo Bernini si è scusato con gli attivisti sulla sua pagina Facebook: "Sono stato ingenuo, intervista televisiva montata ad arte".