Movimento 5 Stelle e Bersani: l'incontro è appena terminato, dura coerenza dai rappresentanti del M5S, niente fiducia in bianco ma sì a collaborazione su singole decisioni. L'incontro tra Pierluigi Bersani, Vito Crimi, Roberta Lombardi e altri esponenti del PD e del Movimento Cinque Stelle ha ribadito quanto tutti avevamo già sentito dire per giorni: niente fiducia in bianco.

Da Bersani richieste di collaborazione, dal Movimento 5 Stelle collaborazione ma non fiducia. Il leader del PD ha insistito sul rischio di mandare in fumo tutte le possibilità nel caso non venga confermata la fiducia, ricordando come nelle consultazioni di questi giorni la situazione andatasi a delineare non sia per nulla facile e che il rischio di non portare avanti il governo è più concreto che mai.

I rappresentanti del MoVimento dal canto loro punzecchiano Bersani ricordando come su determinate questioni, come l'immediato inizio dei lavori e la possibilità di dimostrare fin da subito la volontà di cambiamento sia stata accolta da Grasso ma non dal PD, rimarcando come Boldrini e Grasso appaiano, nei fatti, più propensi al cambiamento di quanto non lo sia il resto del PD (da qui il famoso discorso di Grillo sulle foglie di fico, in quanto i due presidenti non sono rappresentativi di ciò che effettivamente è il PD).

M5S e PD: niente da fare, quindi? In realtà si potrebbe dire che la volontà di fare c'è, ma non ci sono i termini per la fiducia. I contrasti restano forti e sono riemersi anche di recente, con le polemiche del PD per l'interesse congiunto di M5S e Sel contro la Tav, per il rifiuto di rigettare i rimborsi elettorali da parte del PD, per la mancanza di apertura dello stesso nei confronti del programma e degli esponenti 5 Stelle.

Il tutto mentre, d'altra parte, il PD accusa il M5S di restare chiuso ad accordi per la fiducia. Un governo di esterni, secondo molti, si avvicina. Ma sarà davvero così? Presto, anzi prestissimo, lo sapremo.