La crisi politica successiva al mancato accordo sulla formazione del nuovo governo ha spinto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a cercare delle misure per superare le problematiche istituzionali cercando quindi di condurre il paese verso una situazione di stabilità. Il tutto nonostante la scadenza del mandato del Capo dello Stato sia ormai imminente.

Deve essere vista in quest'ottica la nomina di un gruppo di saggi che ha cominciato ieri un lavoro che dovrà impostare le riforme necessarie a far uscire l'Italia dall'attuale impasse politico.

Nonostante da più parti si spinga per andare nuovamente alle urne Napolitano ha escluso al momento tale soluzione cercando una via d'uscita alternativa.

I saggi avranno un tempo ben definito per portare a termine il loro compito che non dovrà essere superiore a 8-10 giorni dopo i quali si faranno le valutazioni del caso. Tuttavia la maggior parte delle forze politiche non assegna molto credito all'attività del gruppo di esperti tanto che questa viene vista quasi all'unanimità come una misura temporanea in vista del passo successivo che dovrebbe portare nuovamente alle elezioni.

Le critiche ricevute e il poco credito assegnato hanno scosso Napolitano che ha replicato spiegando che il gruppo di lavoro non intende in nessun modo indicare un tipo di governo ma semplicemente riportare al centro dell'attenzione le principali problematiche del paese definendo quali sono le criticità più impellenti che devono essere risolte.

Il tutto non limitato solamente alla nostra realtà nazionale ma con lo sguardo rivolto al contesto europeo che ci circonda.

Il Capo dello Stato ha anche chiarito la mancanza, all'interno della rosa di esperti, di personalità femminili evidenziando come tale incarico non sia relativo ad un organismo formalizzato e sia stato assegnato in tempi brevissimi a causa della particolare situazione che le istituzioni stanno vivendo.

Il Presidente della Repubblica a questo proposito ha anche sottolineato come per cariche destinate a ricoprire un arco temporale più lungo, come la Corte Costituzionale e il CNEL, la componente femminile abbia avuto il giusto risalto e la dovuta importanza. Non resta dunque che attendere qualche giorno per vedere se il lavoro del gruppo di esperti sarà servito a spingere il paese verso la stabilità istituzionale oppure se sarà necessario il sempre più possibile ennesimo ricorso alle urne.