Il Gay Pride 2013 avrà una sponda istituzionale,rappresentata dal ministro per le Pari Opportunità Josefa Idem e dal presidentedella Camera dei Deputati Laura Boldrini. Con una dichiarazione rilasciata nelcorso di un'audizione in parlamento, l'ex atleta azzurra (campionessa mondiale dikayak) ha reso nota la propria intenzione di partecipare alla manifestazioneprevista per il prossimo 14 Giugno: "Ritengo necessario un impegno nazionale edeuropeo per garantire uguaglianza di trattamento e dignità alle persone lgbt. Pertantosarò presente al corteo nazionale di Palermo".
Per Josefa Idem, l'adesione ufficialeal festoso corteo annuale per i diritti civili sarà un'occasione per richiamarel'attenzione dei media nazionali sulla "necessità di realizzare interventinormativi di contrasto all'omofobia ad a favore delle coppie dello stesso sesso,come suggerito sia dalla Corte Costituzionale che dalla Cassazione". Nonunivoci, tuttavia, sono gli orientamenti in materia di pari opportunità all'internodell'eterogenea alleanza parlamentare che sostiene il governo in carica,essendo già venute allo scoperto importanti contraddizioni tra le diverse "anime"della maggioranza.
Proprio sul nodo dei diritti civili e delle coppie di fatto,la sottosegretaria (espressa dal Popolo della Libertà) Micaela Biancofiore erastata protagonista di un aperto scontro con la "comunità" lgbt e con gran partedel centrosinistra, non senza qualche strascico "velenoso" sull'equilibriodella coalizione pro-Letta.
Se dovesse prevalere l'orientamento esposto achiare lettere dal ministro Idem, l'esecutivo percorrerà la strada del "riconoscimentodei vincoli affettivi attraverso l'istituzione di registri per le unioni civili",allineando la legislazione interna agli standard di altri paesi della comunitàeuropea.