Tragedia ancora calda quella dell'Irpinia, nel cuore e nella mente degli italiani. Dopo il saluto alle vittime, le brutte vicende razziste su Facebook, legate ad insulti contro le vittime, ora fa discutere la vicenda del guard rail non a norma e vengono fuori due indagati.

Il guard rail del viadotto di Acqualonga sull'autostrada A16 è stato ritenuto non a norma. Ci sono state più di un'occasione in passato per adeguarlo, ma in entrambe le occasioni non è stato fatto il necessario. La procura ha aperto indagini, oltre che sul titolare dell'agenzia del bus coinvolto nella tragedia, anche su due tecnici stradali.

I guard rail sarebbero non a norma rispetto ai nuovi sistemi di crash test, ora è da verificare se siano stati cambiati nel 2009 (ma sempre con modelli fuori norma) o se siano ancora risalenti agli anni '90.

La tragedia dell'Irpinia "non sarebbe accaduta all'estero" ha commentato qualcuno, ritenendo le strade italiane sono meno sicure di quelle del resto d'Europa. Se dovessimo attenerci alla manutenzione delle strade urbane di metropoli come Roma, Napoli, Bari questa affermazione sarebbe sacrosanta in partenza. Ma, a quanto pare, a partire da quei guard rail fuori norma, anche sulle strade extraurbane l'Italia non è ai primi posti della sicurezza stradale mondiale.

Pare che nel 2002 Bruxelles avesse chiesto all'Italia di adeguare la sua sicurezza stradale in conformità con quella europea, ma le società autostradali rifiutarono, poichè il miglioramento avrebbe comportato un aumento del 35% sui pedaggi. La tragedia resta senza un colpevole, la luce sugli indagati potrà evitarne altre?