Nella conferenza stampa ufficiale tenuta a Grenoble dal Procuratore della Repubblica Patrick Quincy, dopo l'attenta visione delle immagini registrate dalla telecamera posizionata sul casco di Michael Schumacher, emerge che l'ex pilota di Formula 1 era un buon sciatore e conosceva bene le piste di Meribel, che non andava ad una velocità eccessiva, che gli sci che aveva ai piedi erano nuovi e perfettamente efficienti, pertanto non sono responsabili della caduta e che la segnaletica presente sulle piste di Meribel è assolutamente conforme alle norme di legge in vigore in Francia.
Le immagini, che, comunque, non sono ancora state diffuse, mostrerebbero che l'ex pilota viaggiava a bassa velocità e non stava facendo un vero e proprio fuoripista pericoloso. Passava semplicemente da una pista battuta ad un'altra, attraversando un breve tratto di neve fresca, che, purtroppo, gli è risultata fatale, perchè nascondeva rocce superficiali, ma non visibili, contro le quali è andato a sbattere dapprima con gli sci e poi con la testa.
La televisione francese Bfm, che ha visionato la registrazione, mostra che uno degli sci di Schumacher sbatte contro una roccia nascosta, perchè coperta da un sottile strato di neve e l'ex pilota che viene catapultato in avanti dall'improvviso blocco degli sci e, mentre gli attacchi si sganciano, il suo corpo scivola velocemente verso un'altra roccia, pure essa nascosta da uno strato di neve fresca, contro la quale il casco si spezza in due.
Tutta e solo fatalità, dunque?. Mah.............In verità qualche dubbio e sospetto incomincia a farsi largo e riguarda l'effettiva sicurezza delle piste di Meribel. Alcuni giornali francesi hanno riportato alla luce un episodio accaduto nel 2009 sulle stesse piste. Una modella di 24 anni, mentre sciava tranquilla su una pista facile, una pista blu, cadde a causa di una roccia non segnalata, riportando un trauma cranico e numerose fratture.
La stazione sciistica venne condannata al versamento di 86.000 euro, quale indennizzo dei danni provocati alla modella.
Ciò porta a pensare che le indagini potrebbero avere anche risvolti non previsti e dare esiti non proprio indolori, in quanto potrebbero rilevare precise mancanze e responsabilità.