Voci roboanti già si annunciano nel mercato calciatori in prospettiva prossima stagione. Tra queste spicca l'indiscrezione secondo la quale l'avventura al Paris Saint Germain di Edinson Cavani si starebbe già avviando alla conclusione, dopo nemmeno un anno.
"El Matador" sarebbe insoddisfatto della sua situazione in seno al club parigino e vorrebbe lasciare Parigi per un'altra destinazione. Al Paris Saint Germain la "prima donna" è Zlatan Ibrahimovic, che continua a dar spettacolo e a segnare a raffica, mentre l'asso uruguaiano, anche per colpa di un infortunio patito all'inizio di quest'anno, ha vistosamente rallentato i ritmi delle segnature, pertanto morde il freno e palesa sempre maggiore insofferenza.
Si lamenta della collocazione in ambito alla squadra, di essere costretto a tenere in campo una posizione diversa da quella che ricopriva al Napoli, una posizione che non gli consente di esprimersi al meglio delle sue capacità tecniche.
Gli estimatori per il fuoriclasse uruguaiano non mancano di certo, a partire dal Real Madrid di Carlo Ancelotti e dal Chelsea di Josè Mourinho, ma ad una eventuale partenza da Parigi di Edinson Cavani guarda con occhio attento pure la Juventus, che non ha le stesse possibilità economiche di club come Real Madrid e Chelsea, ma ha una chiave determinante, per battere qualsiasi concorrenza e riportare in Italia, dopo appena un anno di lontananza, "El Matador".
Questa chiave si chiama Paul Pogba. Non è un mistero per nessuno che il giovane centrocampista francese piaccia al Paris Saint Germain e che la società di proprietà dello sceicco del Qatar Nasser Al-Khaleifi sia arrivata ad offrire alla dirigenza bianconera ben settanta milioni di euro per averlo.
Come non è un segreto che il presidente juventino Andrea Agnelli si sia lasciato sfuggire che sarà difficile trattenere a lungo a Torino il giovane centrocampista transalpino.
Se lo scambio si facesse, Giuseppe Marotta metterebbe a disposizione di Antonio Conte un altro fuoriclasse e disporrebbe pure di un congruo conguaglio economico da utilizzare per rinforzare il centrocampo bianconero orfano del giovane francese.
I problemi, semmai, se li ritroverebbe l'allenatore, che avrebbe il compito di far convivere l'asso uruguaiano con Tevez e Llorente.