Nel volgere d'una porta girevole entrano ed escono contemporaneamente due notizie, lasciando a bocca aperta e senza fiato persino gli adulatori del Macchiavelli.

La prima notizia è quella della commissione Affari Costituzionali che annuncia il ritorno dell'immunità parlamentare per deputati e senatori; la seconda, invece, è quella della ministra per le Riforme Maria Elena Boschi, che con piglio rassicurante s'affretta a calmare i colleghi dissidenti che proprio d'immunità non ne vogliono sentire parlare. La ministra, sostanzialmente, dichiara che dovrà essere il passaggio parlamentare a doversi esprimere in via definitiva.

La fronda parlamentare sembrerebbe allignare nella città fiorentina del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Proprio come durante il medioevo, quando fazioni opposte -alla politica di quell'epoca- diedero origine al partito dei Guelfi e dei Ghibellini. Oggigiorno chi sono gli uni e chi sono gli altri è poco rilevante; come è persino vano essere ecumenici. Difendere uno Status quo; l'insindacabilità; inoltrarsi per oscuri viottoli non risolverebbe la faccenda. Interessante è, però, fare un affresco su quanto avviene nel resto dell'Europa, rifacendoci ai dati della dottoressa Galina Cornelisse, ricercatrice dell'Istituto Universitario Europeo - dipartimento Giurisprudenza.

In Germania, Francia, Spagna e Belgio i parlamentari non possono essere perseguiti per qualsiasi dichiarazione oppure opinione espressa in parlamento o nell'esercizio della propria funzione di rappresentante.

In Germania la calunnia è esclusa dalla libertà di espressione. L'azione penale scatterebbe soltanto nel caso di "flagrante delicto" o su richiesta del parlamento.

Nel Regno Unito, Svezia e Paesi Bassi la libertà di espressione è più ampia e non può essere perseguita. Tale libertà, in alcuni casi, viene estesa pure ai funzionari dello Stato che hanno un rapporto con il parlamento.

L'immunità non riguarda le dichiarazioni fatte alla stampa prima del dibattito parlamentare. I parlamentari britannici ed olandesi, quando sono sospettati di crimini, sono trattati come tutti gli altri cittadini. Il parlamentare svedese può essere perseguito per crimini fatti al di fuori della propria attività e può essere privato della libertà nel caso di flagranza o confessione del reato commesso che deve prevedere almeno un minimo di due anni di carcere.

In Portogallo la libertà di espressione è tutelata all'interno del parlamento e basta.

Per quanto riguarda la responsabilità dei membri del governo bisogna considerare i differenti sistemi costituzionali. In questa sede, pur non potendo entrare in un'analisi specifica di ciascun paese, resta evidente che il concetto dell'immunità parlamentare è del tutto pari alla necessità e funzione dell'elastico. Proprio come avverrà fra qualche mese in Italia. Così come accadde nella Firenze medievale, che nella spirale delle divisioni (sconfitti i Ghibellini) i Guelfi diedero vita alla nascita di altre fazioni sotto i gonfaloni dei Bianchi e dei Neri. Una parvenza di cambiamento ci fu nel secolo XIV, con l'avvento delle Signorie.