Ripercorrere le origini e le cause del conflitto israelo-palestinese a poco serve, dopo tanti anni per risolvere il problema, comunque forse tutto rientra nella maledizione atavica che il popolo Ebraico si porta dietro da millenni e della quale il demonio Hitler, il nazismo e l'antisemitismo sono, verosimilmente, uno strumento. Certo ci sono colpe storiche e recenti di entrambi i contendenti: soprusi, vessazioni ed atti di prevaricazione e prepotenza, però non è voler stabilire di chi sia la colpa o chi ne abbia di più o di meno che aiuta a cercare di stabilire la pace. Chiaro che gli Israeliani devono aver creato una situazione insopportabile per i palestinesi se questi hanno cominciato a lanciare razzi su Israele nonostante abbiamo sicuramente messo in conto la reazione di una forza militare che ha creato un numero di vittime almeno trenta volte superiore a quelle subite, entrambe a questo punto, devono fare dei passi indietro e delle concessioni reciproche volte ed eliminare o quantomeno ad attenuare i motivi di attrito e di frizione.

La ragionevolezza, la comprensione e l'immedesimazione nelle ragioni dell'altro sono senza dubbio delle ottime maniere che aiuterebbero molto a trovare un durevole modus-vivendi pacifico, con la creazione di due stati indipendenti degni di riconoscimento universale. Dato che la soluzione ideale auspicabile, per garantire una pace vera, profonda e duratura sarebbe quella di riappacificarsi, chiedersi reciprocamente scusa, perdono e creare un unico stato forte, integrarsi e collaborare per un futuro di benessere e di progresso bassato sulla reciproca collaborazione ed aiuto, dimenticando quello che è avvenuto nel suddetto lasso di tempo, mettendo da parte l'odio e la sete di vendetta che sono maturati negli anni. Nella speranza di questo vero e proprio miracolo per il conflitto israelo-palestinese, non rimane di conseguenza che percorrere la strada delle trattative ad oltranza e delle concessioni reciproche che accontentino entrambe le parti.