Da poche settimane è ricominciato il contenitore pomeridiano di Canale 5 condotto da Barbara D'Urso che negli ultimi anni si è contraddistinto per la volontà di indagare in modo più che discutibile sui casi di cronaca nera più efferati e misteriosi come la scomparsa di Roberta Ragusa, il caso del naufragio della Concordia e ultimo tra tutti il caso di Yara Gambirasio con l'arresto di Massimo Bossetti. Ma, al centro delle puntate di Pomeriggio Cinque da qualche mese ci sono anche le news legate alla scomparsa di Elena Ceste, la mamma di Costigliole D'Asti.

Ebbene, Laura Magli, l'inviata di Pomeriggio Cinque che si occupa del caso, è stata aggredita da Michele Buoninconti, il marito della donna.

Pomeriggio Cinque, Laura Magli racconta l'aggressione di Michele

"Barbara, ero a casa della mamma di Elena per farle un'intervista. Lei mi ha detto che per pranzo sarebbe arrivato anche Michele e noi abbiamo deciso di cogliere l'occasione per poterlo intervistare. Quando è arrivato io e gli operatori siamo usciti dalla macchina ma lui ci ha aggredito con un bastone" ha rivelato l'inviata Laura Magli. L'aggressione ha procurato delle echimosi (non mostrate in diretta) alla giornalista che se la caverà con tre giorni di prognosi. Ovviamente, la D'Urso non si è lasciata sfuggire la possibilità di mostrare in diretta l'aggressione operata da Michele Buoninconti.

Nelle immagini si vede l'uomo scagliarsi contro la Magli e il suo operatore afferrando qualcosa da terra. "Ci ha aggredito con un mattone di legno e mi ha colpito alle gambe" ha continuato la donna.

Pomeriggio Cinque, fin dove può spingersi il diritto di cronaca?

Ovviamente, l'episodio è gravissimo e getta ulteriori ombre su Michele Buoninconti.

Tuttavia, spinge a delle riflessioni. Fin dove può spingersi il diritto di cronaca? E' mai possibile che una persona, che ricordiamo non essere indigata per la scomparsa della moglie, venga disturbata e importunata anche nel giorno festivo quando è in compagnia della sua famiglia solo per far sì di portare a casa un'esclusiva destinata a far impennare gli ascolti?

Pomeriggio Cinque ci ha abituati al modo voyeuristico e morboso di affrontare i casi di cronaca, con interviste al limite della decenza (come dimenticare quella a Michele Misseri?) e seppur non volendo per nessun motivo giustificare un atto di violenza viene spontaneo chiedersi quale sia il limite oltre cui il giornalismo d'inchiesta possa spingersi oppure no.