Tra indiscrezioni e dichiarazioni la legge di Stabilità arriva in Consiglio dei ministri per l'approvazione della finanziaria che dovrà poi continuare il suo percorso di approvazione passando da Bruxelles. Dopo aver valutato e verificato quanto di competenza l'Unione europea il 29 ottobre darà il suo responso, ci potrebbero essere correzioni e già si paventa il rischio "bocciatura". La legge di Stabilità 2015 di Renzi prevede una manovra da 30 miliardi all'interno di essa è previsto un taglio alle tasse per 18 miliardi ma come e con quali coperture? Ecco di seguito i temi centrali di questa legge di stabilità.

Tfr in busta paga. Prevista la possibilità per i lavoratori dipendenti privati di chiedere l'anticipo del proprio Tfr, che finirà in parte distribuito mese dopo mese nelle busta paga.

30 miliardi valore complessivo manovra finanziaria. Ingloba le "coperture" che costituiranno la disponibilità economica dell'anno e stabilisce la "destinazione" riunita e distinta in capitoli di spesa ai quali i fondi vengono assegnati.

Deficit aggiuntivo e spending review.

I due termini centrali della manovra sono:

- il deficit aggiuntivo s'intende il margine di spesa entro il quale il governo spazierà nelle sue manovre nel rapporto tra deficit e Prodotto interno lordo, sarà pari al 2,9% al di sotto del 3% delle norme Ue, una somma pari a 11,5 miliardi in aggiunta, una somma non disponibile che si considera un prestito del mercato.

- la spending review, arrivano le note dolenti tagli pari a 15 miliardi, riguarderanno gli acquisti di beni e servizi per i Ministeri (5 miliardi), le Regioni (3 miliardi), i Comuni (1,8 miliardi) e le Province (5 miliardi).

Fonti di natura "fiscale". Delrio vuol racimolare un bottino grazie alla lotta all'evasione da un lato con la c.d. reverse charge per recuperare gettito Iva, dall'altro riducendo premi delle slot machine (3 miliardi). Ancora, con l'intervento riduttivo della percentuale del 19% degli oneri detraibili al crescere del reddito (1,2 miliardi). Correttivi previsti anche sulle partecipate e altro (1 miliardo).

Riduzione di tasse di 18 miliardi. Va detto prima di tutto che data la conferma del bonus Irpef di 80 euro al mese servono 10 miliardi. Inoltre di positivo ci sarebbe il taglio Irap da 6,5 miliardi, dal 2015 le imprese avranno in deduzione l'intero costo del lavoro dalla base imponibile su cui si applica la tassa, il che nelle grandi aziende significa risparmiare il 65% per le piccole il 10% di risparmio, con un impatto sul Pil che serve al paese.

Altre riduzioni di tasse. Taglio del versamento dei contributi per tre anni per i neo-assunti (1,5 miliardi) che unito al taglio dell'Irap porta risparmi di 8 mila euro per ogni neoassunto da 22 mila euro di reddito lordo.

Risorse. Ai Comuni 1 miliardo per gli investimenti e una cifra pari per la scuola e riconfermati i bonus per le ristrutturazioni. Aumento ammortizzatori sociali con 1,5 miliardi, mezzo miliardo per la detrazione da 200 euro sulle tasse della prima casa.

Quello che manca nella spending review sono e continuano essere tagli sostanziali ai benefici della politica dai viaggi, alle spese mediche, alle spese di palazzo, alle pensioni nonchè i privilegi di cui beneficiano quelli che nei palazzi della politica.