Giulietto Chiesa si sa non risparmia dure critiche all'Europa per la sudditanza nei confronti degli USA e la ormai palese aggressione dell'Occidente alla Russia di Putin. Più volte ha avuto il coraggio di denunciare il colpo di stato dei nazionalisti ora al potere in Ucraina. Operazione che ormai nessuno riesce più a nascondere voluta e finanziata dagli Americani che la sola Europa sta pagando con l'effetto boomerang delle sanzioni volute sempre dagli Americani e imposte in nome di una democrazia che rassomiglia sempre di più a quella Hitleriana.
L'obbiettivo è senza dubbio rovesciare il potere in Russia magari con un'altra Maidan ancora una volta pilotata dalla CIA. Giulietto Chiesa, grande conoscitore non solo della Russia ma anche e soprattutto della mentalità russa ha evidenziato questi fatti accusando i mass media di disinformazione e di essere al soldo delle potenti lobby ed è diventato, di conseguenza, è un personaggio scomodo o se si vuole un nemico.
La libertà di pensiero e di parola non fanno parte più di questa Europa tanto che, non appena messo piede a Tallin capitale dell'Estonia, dove si è recato per un convegno dal titolo «La Russia è nemica dell'Europa?" è stato subito arrestato. Ovviamente non ci è mai arrivato al convegno perchè è stato subito messo in stato di arresto senza nessuna apparente motivazione: si è saputo solo dopo che stavano preparando un decreto di espulsione.
Solo l'immediato intervento del nostro ambasciatore ha permesso di evitare il peggio. Quello che è successo è una cosa gravissima soprattutto perchè l'Estonia, seppur tradizionalmente nazionalista, fa parte dell'Unione Europea, perchè Giulietto Chiesa è un cittadino europeo, un ex parlamentare, un giornalista e soprattutto perchè è una persona che esprime le proprie opinioni.
I nostri parlamentari europei hanno chiesto alla Commissione Europea di far luce sul caso. Chissà cosa succederà un domani che avremo in Europa l'Ucraina nazista che continua ad ammazzare il suo stesso popolo. Forse è proprio il caso di fermarsi a riflettere e valutare meglio chi fare entrare in casa. Non possiamo coabitare con chi non rispetta i diritti dell'uomo, con chi usa la violenza al posto della ragione, con chi ha un'idea tutta sua di democrazia ma che assomiglia molto a qualcosa di molto pericoloso.
Bisogna pensarci adesso prima che sia troppo tardi, bisogna vedere chi entra in casa. Stare in Europa impone delle regole ed è duro per chi non è abituato alle regole. L'Europa non è neanche un salvadanaio pieno di soldi da regalare. Ormai chi riempiva il salvadanaio ha le tasche vuote. E qualcuno all'est glielo deve far capire altro che finanziare le rivoluzioni colorate...