Una deviazione all'ultimo secondo ha evitato un violento impatto dalle tragiche conseguenze nei cieli del Nord Europa. Un aereo militare russo stava per scontrarsi con un volo per passeggeri che, partito dall'aeroporto danese di Copenaghen, era diretto in Svezia. Nei pressi della città scandinava di Malmoe, entrambi gli aerei si sono ritrovati sulla stessa rotta e, solo una manovra avvolgente all'ultimo secondo ha evitato uno scontro che avrebbe potuto creare centinaia di vittime. Le autorità militari svedesi hanno denunciato subito l'accaduto, puntando il dito contro l'eccessiva presenza di aerei militari russi sui cieli europei.
Lo scontro evitato per poco: il caccia russo aveva "trasponder" spento
Nel comunicare l'incidente sfiorato fra l'aereo militare di Mosca e l'aereo di linea svedese, il Ministro della Difesa del Paese scandinavo, Peter Hultqvist, chiarisce che il caccia russo non ha violato alcuno spazio aereo. Tuttavia, sottolinea come il jet, diretto in Polonia, stesse volando col "trasponder" spento, il meccanismo che permette di individuare gli aerei. Per questo motivo, dal radar del volo di linea scandinavo non si erano accorti dell'imminente arrivo di un altro aeroplano lanciato a tutta velocità. E la Russia finisce nel mirino perché questa non è la prima volta che un suo aereo finisce coinvolto in un pericoloso "incontro ravvicinato" con un altro aeroplano.
Due pericolosi precedenti: protagonisti sempre aerei russi
Una tragedia si è sfiorata anche all'inizio di dicembre, quando un mig russo rischiò la collisione con un caccia norvegese: in quell'occasione, per testimoniare l'accaduto, il Ministro della Difesa della Norvegia diffuse un video che mostrava le immagini dei due aerei giunti a un passo dallo scontro.
Anche a marzo la Russia finì al centro di polemiche, quando un altro suo jet passò a soli 100 metri da un aeroplano di linea svedese. Numerose autorità europee stanno lanciando l'allarme per una presenza troppo numerosa, sui cieli del Vecchio Continente, di aerei battenti bandiera russa. Giovedì 11 dicembre, dalla Polonia il titolare del Ministero della Difesa, Tomasz Siemoniak, si è detto preoccupato per l'incremento dei voli degli aerei militari russi che partono dalla flotta del Baltico, mentre il giorno seguente, l'Estonia ha denunciato la violazione dello spazio aereo di Riga da parte di un aereo da guerra appartenente a Mosca.