A poco più di 24 ore dal 31 Ottobre, numerosi e simili, gli articoli di cronaca italiana descrivono questo Halloween 2015 come la notte della follia, dell'illegalità e, in generale, della violenza.
Breve bilancio del terrore
MilanoToday ha parlato di Halloween 2015 come notte di folle lavoro per le forze dell'ordine del Comando Provinciale di Milano sia in città che nell'hinterland (50 arresti effettuati nella sola notte del 31). Tragico ma affatto eccezionale, quanto successo a Milano sembra essere accaduto un pò in tutta Italia. TicinoOnline parla di svariate chiamate alle centrali cantonali a causa di azioni di vandalismo o danni alla proprietà privata.
Notizie di risse vengono anche da Salerno dove un ragazzo di 20 anni risulta essere stato accoltellato. Da La tribuna di Treviso arriva la notizia di una maxi rissa che ha visto coinvolti circa venti nordafricani durante un assalto a un pullman di bellunesi.
Questo caos forse ha senso
A proposito di Halloween, sembra possibile a questo punto parlare di giorno pericoloso, festa pericolosa. Dati alla mano, gli episodi di violenza sono certamente di più di quelli che avvengono durante qualsiasi altra festività dell'anno. Evidenza dei fatti a parte, ci chiediamo: perchè questa anomalia? Halloween sappiamo che deriva dalla festa celtica di Samhain (fine dell'estate). Per i Celti questo giorno era una sorta di capodanno, era il momento che indicava la fine dei raccolti e l'inizio del nuovo anno agricolo.
Questo "già e non ancora" generava nella "visione agricola del mondo" la consapevolezza di una sorta di tempo fuori dal tempo. Era per l'appunto questo il clima di Halloween, un tempo fuori dal tempo, un giorno che permetteva così la comunicazione tra vivi e defunti. Paradossalmente, il carattere horror di questa festività sembrerebbe essere stato sviluppato a seguito dell'incontro-scontro con le tradizioni cristiane latine.
Papa Gregorio IV istituì il giorno di Ognissanti il primo novembre. Successivamente a ciò, il 2 Novembre fu riconosciuto quale giorno della Commemorazione dei defunti. In tal senso, consapevolmente o meno, il 31 Ottobre ha preso una connotazione ben diversa da quella intesa originariamente. Un certo fanatismo di matrice cristiana ha giudicato questa festa celtica dall'esterno, così, se il primo Novembre sono tutti i santi e il secondo di Novembre sono tutti i morti: il 31 Ottobre non potranno che rimanere tutti i diavoli.
Nulla di nuovo sotto la luce del sole. Le demonizzazioni tra culture diverse, in particolar modo in passato, erano all'ordine del giorno. La stessa xenofobia (paura dello straniero), viva e diffusa ancora oggi, deriva da meccanismi psico-sociali di questo tipo (differenza di razza o religione). Insomma, gran parte della "cattiva incarnazione" della notte di Halloween da parte di numerosi giovani italiani ha qualcosa di molto latino e molto poco celtico. Gran parte del disordine e della violenza che si scatena in Italia la notte del 31 diviene a questo punto rivelativa di un certo disordine e violenza insito nella nostra stessa cultura che se da una parte presuppone o addirittura desidera l'esistenza di un giorno da poter dedicare al Male, dall'altra non fa fatica a trovare eminenti esorcisti che dichiarano solennemente Halloween essere l'occasione per eccellenza in cui poter rendere un osanna al diavolo (come dichiara anche quest'anno Padre Amorth, esorcista modenese, sulla Gazzetta di Modena).