Un incredibile eliminazione della As Roma dalla Tim Cup (Coppa Italia), ai calci di rigore contro lo Spezia di Di Carlo, ottima squadra ma di categoria inferiore, la squadra ligure milita in serie B.
Una prestazione sconcertante da parte di una Roma inguardabile sotto tutti i punti di vista, sulla falsa riga delle ultime prestazioni, soprattutto quella in Champions League contro il Bate Borisov in casa, che ha portato in maniera fortunata alla qualificazione con appena 6 punti in 6 partite, salvata dagli interventi miracolosi del portiere.
Oggi in una partita apparentemente facile contro una squadra di serie B andata a Roma sì con qualche speranza, ma sapendo che avendo di fronte una blasonata di serie A poteva anche subire una sonora sconfitta, il risultato è stato l'opposto: la Roma di Rudi Garcia non è riuscita quasi mai in 120 minuti a tirare in porta, mentre la squadra di Di Carlo già durante i tempi regolamentari, pur difendendosi, ha avuto una grossa occasione per andare il gol grazie pure ad una mezza papera del portiere De Santis, evidentemente ormai a fine carriera.
Il Risultato dopo i 90 minuti è stato di zero a zero, tra la noia generale i giallorossi si sono distinti per errori banali al limite del grottesco anche su facili passaggi d'appoggio, la palla pareva pesare cento chili, non riuscivano a fare un cross in aerea per la testa di Dzeko, parte sua rivelatosi ancora totalmente inadatto, almeno fino ad ora, al gioco di Garcia e forse al calcio Italiano.
Si è arrivati così ai calci di rigore, senza sussulti ai supplementari e pure a questo punto i giallorossi non hanno avuto una spinta d'orgoglio, si sono presentati subito Pjanic e Dzeko, che con molta superficialità hanno tirato malissimo, continuando lo show e la sagra degli Orrori.
Il 4-2 finale era la logica e giusta punizione per una squadra senza personalità, che sia con i titolari che con le riserve non ha gioco, i calciatori sembrano impauriti ad ogni palla e alla minima difficoltà così come accadeva lo scorso anno, cominiciano a tremare e ad evidenziare limiti caratteriali che forse solo l'allenatore poteva eliminare o smussare, ma questo a Garcia non è riuscito.
Adesso la piazza freme chiedendo un altro allenatore, si parla già da tempo di Mazzarri, che pare il più probabile sostituto, ma ci sono pure voci che riguardano Spalletti, ancora amato da molti tifosi, quindi sarebbe un gradito ritorno e perfino di Marcello Lippi, soluzione forse un po' meno probabile nel caso di un esonero, che però non è così certo come le circostanze farebbero pensare.