Dopo il caso Sarri, il mondo del calcio non fa altro che interrogarsi sul tema della “moralità” nello sport più amato dagli italiani. Il calcio, si sà, è uno sport per duri e diventa anche occasione per molti tifosi si sfogare rabbie e frustrazioni accumulate durante la settimana. Se nei campi della Serie A è vietato sgarrare per via delle telecamere che riprendono ogni cosa e riescono a ricostruire anche un piccolissimo movimento labiale, pensate un po’ quello che succede nei campi delle serie minori dove la tecnologia è tutt’altra e dove l’attenzione mediatica quasi non c’è.
Nei campi se ne sentono di ogni tipo e, forse, la discriminazione sessuale a volte diventa uno degli insulti più buoni che si possa sentire. Questo non vuol dire che le parole rivolte dal tecnico azzurro a Mancini non siano da condannare, ma quello che mi chiedo è: tutto ad un tratto scoppia l’interesse per la morale? Nel calcio insulti omofobi e razzisti sono all’ordine del giorno, qui non è da punire un singolo caso, qui è da rivedere tutto un sistema che ormai da anni è sfuggito di mano. Gli interessi che girano attorno al mondo del pallone (e qui ci sarebbe eccome da parlare di “moralità) hanno fatto perdere di vista i sani principi che dovrebbero essere alla base di quello che una volta era un bel gioco, ma adesso?
Se dobbiamo parlare davvero di morale nel calcio, perché non iniziamo a discutere seriamente anche degli stipendi da capogiro del calciatori? Perché non parliamo dei diritti Tv? Iniziamo a parlare di queste cose che forse risulteranno molto più interessanti di una parola sbagliata detta in un momento di foga e di rabbia.
A Sanremo guardalinee donna insultata
Ritornando alla storia della discriminazione sessuale, guarda caso, dopo Sarri, scoppia un altro caso riscontrato in “Eccellenza”. Il giudice sportivo ha, infatti, inflitto una penalità alla squadra locale di Sanremo per colpa dei tifosi che, dalle tribune, hanno insultato una guardalinee donna.
Gli insulti avrebbero riguardato la sfera sessuale della donna presa di mira dai tifosi con urla ed espressioni che mettevano in dubbio la moralità della stessa. Il giudice ha dato un punto di penalità all’Unione Sportiva Sanremo, una sentenza che non è stata digerita dai dirigenti della squadra che, infatti, hanno pronunciato ricorso.
Sarri, suo malgrado, ha portato l’attenzione mediatica su un tema importantissimo che riguarda la moralità nel calcio, l’auspicio è che questa sia l’occasione per fare una analisi completa del mondo del pallone che si indigna per una parola e poi, magari, fa passare tutto un sistema che di morale ha poco o niente.