E così, il 'romantico 'writer' si è pentito, assicurando che pagherà di tasca propria le spese per far cancellare la scritta. L'uomo, per la sua plateale dichiarazione all'amata non ha scelto un muro qualsiasi, ma quello laterale della chiesa di San'Ambrogio, nel centro di Firenze: undettaglio che gli è costato piuttosto caro. L'episodio è successo durante la nottetra il 19 e il 20 gennaio.
Unuomo ha disegnato un cuore con lo spray su una parete della chiesa
Un enorme cuore circondato da varie frasi, tra cui lapiù lunga (circa tre metri) recita: 'Ma quanto ci metti a capire che siamo innamorati inesorabilmente'.
Perlustrando la zona, la squadra antiwriter della polizia municipale ha trovato scritte analoghe, fino ad arrivare al palazzo in cui risiede la 22enne, che ha quindi ammesso di conoscerlo: l'uomo, uno stimato professionista di 39 anni, è stato denunciato per danneggiamento di beni architettonici e deturpamento.
Certo, la facciata di un palazzo storico dovrebbe essere ammirata e rispettata, nonusata come mezzo per dichiarare il proprio amore; altra cosa è colorare, abbellire i muri fatiscenti di palazzi ormai abbandonati, prossimi alla demolizione o in attesa di essere ricollocati nel tessuto urbano. Soprattutto in una città come Milano, notoriamente 'grigia', certi murales o sculture portano una 'ventata di freschezzaì.
Quelle degli 'Urban Solid', per esempio.
Due ragazzi che hanno dato all'arte di strada una dimensione nuova
Gli Urban Solid riescono ad elevare allo stato di opere d'Arte, partendo da calchi in cemento e gesso, parti anatomiche del corpo umano in grado di provocare una reazione – che sia di sorpresa, irritazione, divertimento – in tutti quelli che casualmente vi si imbattono, camminando per le strade.Le loro sculture lanciano proteste silenziose, trasmettono attraverso l’ironia (molto amara) fortissime e pungenti critiche rivolte alla società odierna, senza mai piegarsi dinanzi ai pregiudizi; i due talenti, forti delle loro idee, dichiarano il loro sdegno verso il mondo contemporaneo,continuando il loro percorso sempre al limite della legalità.
Tuttavia, sono sempre rispettosi verso i beni comuni, intervenendo solo in zone già decadenti, su muri in disuso o ciechi, senza mai danneggiare in modo irreparabile gli arredi pubblici e gli edifici.
Un duo di artisti fuori dal comune che realizza opere in resina, gesso, cemento, per invadere lo spazio dei passanti. Opere provocatorie che penetrano le superfici delle nostre città; sculture in movimento, ritratte nell’atto di staccarsi dal muro; maxi orecchie, scheletri di animali, mani che fanno operazioni misteriose, televisori, spermatozoi e calchi umani.
L’effetto ha sempre grande successo: lo testimonia il fatto che, dopo la loro ubicazione, molte delle opere spariscono nel giro di pochi giorni. Le bizzarre creature di Urban Solidsi trovano in molte città del mondo: magari dietro l’angolo, quando meno te l’aspetti. Come queste della foto, collocata sulle mura esterne del vecchio ospedale degli infetti, in parte abbandonato. In viale Jenner a Milano.