Ieri, 12 gennaio, in diretta tv su Rai 3 nel programma 'Ballarò' il vice Presidente della Camera, Luigi Di Maio, ha parlato ampiamente del 'caso Quarto' e delle motivazioni che hanno spinto a richiedere le dimissioni del sindaco Rosa Capuozzo. Dimissioni che inizialmente erano state escluse dallo stesso Grillo perché dalle indagini è emerso, per il momento, la totale estraneità della Capuozzonella compravendita di voti che avrebbe portato Giovanni De Robbio a ottenere mille preferenze. Il sindaco di Quarto deve soltanto chiarire la sua posizione riguardo un presunto ricatto circa dei lavori abusivi avvenuti nella sua abitazione in passato.

Dimissioni richieste adesso, come ha sottolineato con fermezza Di Maio,durante l'intervista, perché il Movimento 5 Stelle 'non vuole nessun voto della camorra'. Quindi, sono necessarie per rafforzare il processo di trasparenza nei confronti dei cittadini che sta alla base dell'operare politico del Movimento.

La faziosità di Massimo Giannini

Durante l'intervista mi ha colpito l'atteggiamento estremamente fazioso del conduttore che ha cercato, in tutti i modi possibili, di far passare il messaggio che il Movimento 5 Stelle, con la 'vicenda Quarto', ha perso 'la sua innocenza', usando le parole di Massimo Giannini. Durante l'intervista ha citato uno stralcio di un'intercettazione del 24 novembre in cui la Capuozzo avvertiva i vertici del Movimento (Di Maio/Fico) di tutta la vicenda relativa al consigliere De Robbio e ai presunti voti della camorra.

Un'intercettazione che, in realtà, si riferiva a tutt'altra vicenda, come ha dimostrato Di Maio pubblicandola in versione integrale sul suo profilo ufficiale Facebook.

Lo stesso ha fatto anche il deputato, Roberto Fico.

Dunque, è evidente che il giochetto di prendere degli 'stralci di intercettazioni' per costruire un caso mediatico non funziona più. Le intercettazioni devono essere prese nella loro interezza affinché si possa dare un giudizio di valore al loro contenuto e alle implicazioni che questo comporta. Per concludere, l'intervista ha dimostrato una grande solidità da parte di Luigi Di Maio nell'offrire il suo punto di vista sulla 'vicenda Quarto' e ha evidenziato una certa faziosità nel fare le domande da parte del conduttore. Faziosità che di per sé sarebbe un 'valore aggiunto', se fosse applicata a tutti gli intervistati.

Qui l'intervista.