Nel quadro politico, il dibattito assume toni molto vivaci tra le forze in competizione: rientra nelle cose di una normale democrazia. Quello invece che ci fa riflettere,ed anche preoccupare, è lo scontro che si sta consumando all'interno delPD, partito di maggioranza relativa. La polemica non è nuova ed anche noi ce ne siamo occupati più volte. Alla base di tutto vi sono comportamenti di reciproca incomprensione,tra maggioranza e minoranza del partito. La maggioranza (Renzi + Orfini) si sforza di apparire come rappresentante dell'intero partito ignorando del tutto, in forma sistematica, la minoranza che, a parte qualche polemica, ha sempre onorato il suo impegno morale nei confronti del Governo.

Minoranza responsabile

Inoltre,la stessa minoranza è stata sempre impegnata a migliorare i provvedimenti,anche in coerenza con la storia del partito stesso. Il PD ha sempre difeso i diritti dei cittadini, in particolare quelli della parte più debole. Diritti che ci hanno consentito di essere, per anni, tra le migliori democrazie occidentali. Certo, le lotte con la Fiat ed altre industrie, sono state dure, ma il sindacato ha saputo, nel passato, difendere veramente i lavoratori, dando loro dignità. E' vero che sono passati molti anni e che da allora tante cose sono cambiate nella società, ma le linee guida devono restare sempre valide,anche nel nuovo ordine di cose. Bene quindi guardare con occhio benevolo e collaborare con chi investe e rischia nella produzione, pagando le tasse, ma tutto ciò non autorizza nessuno a non considerare i diritti altrui.

Importante la collaborazione della minoranza

Nella Direzione del PD, tenutasi a Roma il 4 aprile 2016, sono volate parole grosse durante il dibattito. L'opposizione, con le parole di Gianni Cuperlo, ha reclamato il suo ruolo di intervenire nell'azione politica del Governo: sono emerse le motivazioni principali per tutte le incomprensioni esistenti.

In sostanza la minoranza reclama il diritto di partecipare, e dare il suo contributo politico,per valutare e confrontare le idee nel luogo del dibattito. In altri momenti polemici del PD, tutte le componenti hanno avuto un ruolo determinante, anche se in contrasto tra loro, con la possibilità di esprimere liberamente il proprio pensiero.

In altre parole chi dissentiva dalla linea del Governo veniva impegnato in mansioni diverse nel partito: non venivano praticati isolamenti di alcun genere, come si usa in democrazia. Il problema richiede riflessione e buon senso, per impedire lo sbriciolamento del partito a favore dei movimenti.