Fare previsioni politiche, in questo particolare momento, lo riteniamo un azzardo: manca la serenità necessaria per analizzare i vari aspetti salienti del dibattito. Veramente una situazione particolare, in cui tutte le componenti della politica sono in fermento. Il motivo principale è dovuto al prossimo turno elettorale referendario che, stando alle previsioni, si dovrebbe tenere il 4 dicembre prossimo. Le due cordate che si fronteggiano, SI e NO, hanno più o meno lo stesso peso, ma è ancora presto per prevedere la vera tendenza del futuro risultato.
Certo è che il paese risulta essere spaccato in due parti, in modo trasversale, e tutti ciò fa supporre problemi politici per il futuro.
Mancanza di strategia
Per le riforme costituzionali è mancata un strategia vincente, che inducesse le parti a sedersi insieme in parlamento, (escludendo per l'occasione le contrapposizioni), per discutere sul da farsi, fino al punto di approvare le modifiche, anche a maggioranza, ma senza il voto di fiducia. Bisognava insomma coinvolgere tutti, perché si trattava della Legge fondamentale dello Stato. Quel percorso avrebbe garantito, non l'unanimità, ma sicuramente avrebbe dato a tutti la possibilità di un contributo, anche se dall'opposizione. Invece è stata scelta la strada sbagliata, per voler mostrare i muscoli ed approvare il tutto, a colpi di maggioranza, e con il ricorso al voto di fiducia.
Comunque auguriamoci che torni il sereno e che si possa votare con tranquillità.
Possibilità di un nuovo percorso
In parallelo divampa intanto la polemica sul progetto di legge presentato dal M5S, sulla riduzione del costo della politica, col dimezzamento degli stipendi degli eletti a €. 5000 lordi mensili. E' una proposta presente in quasi tutti i programmi dei partiti, che sbandierano durante i comizi elettorali: riduzione del costo della politica.
Una opportunità unica, questa, per posare la prima pietra per il risanamento del paese. Ora vedremo chi veramente vuole ridurre le spese della politica. Si tratta di una delle strade obbligate che bisognerà percorrere per porre rimedio alla nostra economia: inizio del risanamento.
Ora il Governo non abbia paura di aver coraggio: si tratta di parlare seriamente con tutti quelli che sono d'accordo con questa misura proposta dal M5S, e sicuramente ne uscirebbe rafforzato: un accordo a tema.
Bisogna convincersi che non si possono fare "le nozze con i fichi secchi" come recita il vecchio proverbio: se veramente si vuole risollevare il paese è necessario fare sul serio, partendo dal punto giusto, e non curarsi di perdere qualche voto.