Pochi giorni fa abbiamo celebrato quella che è una giornata che ha fondamentale importanza nella nostra società: abbiamo, per poco più di 24 ore, ricordato tutte le ingiuste vittime di un sistema che troppo spesso ha associato la figura della donna a quella di una proprietà, maltrattata e sfruttata da compagni, mariti, familiari e chi più ne ha più ne metta.
Ma una giornata non è abbastanza. Tappezzare i socials di sdegno qualunquista e scarpe rosse non è abbastanza. Non sarà mai abbastanza finché le donne stesse non impareranno ad avere più rispetto di sé.
Infatti ancora oggi molte, che impallidiscono di fronte a casi di femminicidio, paradossalmente si sentono quasi lusingate da palpeggiamenti o fischi mentre camminano per la strada, accogliendo questi atteggiamenti maschilisti irrispettosi come apprezzamenti alla loro bellezza.
È ormai prassi per tantissime donne sottostare a scenate di gelosia o atti di possessione da parte dei propri partner da un lato, mentre dall'altro guardando i notiziari condannano con foga gli ennesimi casi di stalking o di aggressioni con l'acido, senza rendersi conto che stanno silenziosamente lasciando che questi si pratichino su loro stesse.
Noi stesse ci autocondanniamo accettando che il nostro corpo sia usato alla stregua di carne da macello, additando coloro che vivono liberamente la propria sessualità e non facendo indipendentemente dai canoni sociali le nostre scelte.
Da ciò si arriva ad una semplice riflessione: se non educhiamo le nostre menti, la nostra società alla convivenza civile e non violenta, al vivere oltre gli stereotipi e convenzioni che troppo a lungo hanno oppresso i rapporti interpersonali, non vi sarà mai sviluppo e cambiamento.
È così che oggi più che mai le donne si devono ribellare al classico ' le femmine non si toccano nemmeno con un fiore', che le dipinge come esseri deboli e bisognosi di protezione, mentre si devono battere per sottolineare con forza l'idea del rispetto dell'altro individuo.
È un dovere unanime quello di portare avanti questi concetti e donare così un minimo di rivalsa a tutte coloro che hanno perso la vita.
Fortunatamente, nascono oggi anche app che aiutano le donne a difendersi e a poter perseguitare chi le usa violenza.