Continua con un successo che non muta "Il Paese delle meraviglie" - ore 21.10 La 7, il venerdì - un one men show che richiama gli spettacoli dei grandi network americani e che è invece un prodotto autoriale tutto italiano. crozza - che replica i suoi personaggi anche nell'anteprima di "DiMartedì" - confeziona le imitazioni di personalità in voga: Renzi, Marchionne, Razzi, Mentana, vengono, nella migliore tradizione imitativa italiana che risale ad Alighiero Noschese, riproposti nei loro particolari vezzi, crucci, tic, che poi assurgono ad elementi fondanti della realtà dei nostri, venendo così a rappresentarne lucidamente la loro vera essenza.
La forza di Crozza sta nella sua grande capacità attoriale, nell'essere artisticamente completo, nell'avere al suo servizio grandi truccatori e soprattutto autori colti ed al passo con la cronaca. Come avviene nei migliori casi l'imitazione si sostituisce al personaggio imitato facendolo rinascere e condizionandolo mediaticamente. L'ultima imitazione di Crozza ha colpito il regista napoletano Paolo Sorrentino: un personaggio di per sé abbastanza anodino: quando compare è sempre molto sottotraccia, timido, misurato. Crozza ha messo a nudo la sua anima di introverso di talento che gioca con pezzi di realtà ricostruendosene una sua propria. Tutto questo appare evidente anche nelle sue opere.
Un altro capolavoro del nostro Mauri è il presidente del consiglio Renzi che dalla sua interpretazione fuoriesce come effettivamente è: un bullo di provincia che utilizzando gli strumenti della simpatia mediatica ha risalito la scena politica nazionale senza una visione politica se non quella di dire che è un boy scout e citando la sola frase di La Pira che conosce.
Un disvelamento da Deus ex Machina dell'antica commedia aristofanesca. "Smetta di fare il Crozza", ha detto il presidente del Senato Piero Grasso riferendosi all'ultima uscita di Vincenzo De Luca sulla Bindi. E se il presidente della Regione Campania De Luca non fosse Crozza ma se stesso?