L'appagamento è la morte del desiderio, diceva Hank Moody in Californication. Niente di più vero. Un po' come quando sentiamo pronunciare dal tifoso genoano "Il nostro scudetto è la salvezza". Ci vengono i brividi, perchè vogliamo bene al club più antico di Italia, perchè non ci piacciono le parole prive di ambizioni.
L'arrendevolezza è un messaggio sbagliato
Il Grifone sta disputando un campionato dignitoso, più o meno in linea con quelli che erano gli obiettivi di inizio stagione.
Perchè è chiaro che chi si aspettava un Genoa in lotta per l'Europa League era alquanto ottimista, troppo ottimista. Una premessa è doverosa prima di proseguire con la stesura di questo articolo. Qui in redazione, parlando del Genoa, non contestiamo di certo le cessioni di Tomas Rincon e di Leonardo Pavoletti alla Juventus e al Napoli. Sappiamo benissimo in quali acque naviga il grifone dal punto di vista finanziario e sappiamo altrettanto bene che dinnanzi a certe offerte non ci si può tirare indietro. Ciò che proprio non ci va giù, è il menefreghismo con il quale la società ha snobbato questa fase della stagione.
Ok, il Genoa non si gioca più nulla in campionato ma ha ancora la Coppa Italia. E comunque perdere contro la Roma in quel modo, con la rosa decimata dalle cessioni e dagli infortuni, non ci è piaciuto. Mister Juric ha fatto il possibile e sta facendo un buon lavoro, complimenti a lui. La società ha incassato circa venticnque milioni di euro dalle cessioni, è quindi lecito domandarsi se tutte queste risorse andranno a rimpolpare le casse del grifone. Se così fosse ci si domanda per quanto ancora il Genoa sia destinato a valorizzare giocatori per poi appiccicargli in fronte il cartello vendesi. A questo punto l'infortunio di Perin rischia di complicare ulteriormente il risanamento societario.
Perchè è nocivo accontentarsi
Va bene tutto, ma non commettiamo l'errore di adagiargi sugli allori. Questa stagione è andata così, ma non crediamo sia chiedere la luna avere un progetto serio ed una programmazione di crescita mirata. Il Genoa dal punto di vista dei risultati ha fatto cose soddisfacenti in questi anni, ma è costantemente in quella fase di transito che non garantisce crescita. E no, il nostro scudetto non può essere la salvezza. Noi siamo il Genoa, la prima squadra di Italia, tra le prime dieci per gli incassi dalle televisioni. Sicuramente l'organico verrà sistemato da qui a fine mercato, non siamo affatto preoccupati di questo e abbiamo fiducia nelle capacità di Preziosi Vorremmo di più, questo sì lo pretendiamo.
Dev'essere una prerogativa per la società, per l'ambiente e per la tifoseria più calda di Italia. In passato non ne andava dritta una è vero, il metro di paragone però non puo' riferirsi esclusivamente alle precedenti gestioni. Il Genoa merita qualcosa in più di una semplice salvezza: presidente Preziosi, non si accontenti.