È del tutto legittimo che il popolo accolga, con una certa cautela, i cambiamenti proposti dalla classe politica. Oggi, a differenza di ieri, ciascuno si sente portatore di qualche verità, e per questo motivo cerca di dare le sua ragione: tanto per sentirsi partecipe. Tutto questo non ci deve però meravigliare. Leggendo le notizie di Bruxelles viene spontaneo chiedersi che tipo di Unione è quella che faticosamente siamo riusciti a mettere insieme in Europa. A quanto pare, sicuramente ci sarà bisogno, non di ripensamenti, ma di chiarire molte cose che al momento sembrano confuse. Ogni paese dell'Unione europea ha esigenze diverse, e non si deve tutte le volte chiedere il permesso, pena l'autonomia, per rispondere alle dette esigenze.
Libertà di soccorrere il proprio popolo
Il nostro paese, negli ultimi anni, è stato flagellato da eventi straordinari (immigrazioni, terremoti, alluvioni ecc.) ed è stato giusto ed opportuno l'intervento dei nostri governanti per prestare il dovuto soccorso ai danneggiati. In questi casi la burocrazia europea, che pesa come un macigno, deve cedere il passo e consentire a ciascun popolo, liberamente, di provvedere a soccorrere il proprio paese, senza creare ostacoli. Anzi, in questi casi, ed è qui la manchevolezza, tutta la Comunità Europea deve farsi carico dell'onere relativo, senza chiedere 'Manovre Aggiuntive' per quelle necessità. Non forniamo alibi al 'populismo' perché, ove lo stesso si afferma, non vi è possibilità di governare un società democratica, come sostiene il Ministro prof.
Pier Carlo Padoan.
Interpretazioni del populismo
Per inciso, il populismo ebbe origine in Russia, a cavallo tra il XIX e XX secolo, per combattere la burocrazia zarista e l'industrialismo occidentale. Era un movimento politico culturale che si ispirava al socialismo. A differenza dalle sue origini, oggi viene impropriamente interpretato capovolgendone il proprio significato.
Il 'populismo' serve invece quando vi è la necessità di segnalare alla controparte le cose, 'vere', che non vanno e le pastoie della Burocrazia. Il termine è comunque molto abusato nel linguaggio politico. I partiti sono già in movimento per le prossime elezioni amministrative di primavera: affinano il loro linguaggio e si preparano a scambiarsi accuse reciproche di populismo.